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Storace propone cura Di Bella in fascia A, è subito polemica

Sanihelp.it – La cura antitumorale Di Bella, basata su un cocktail di vitamine (beta carotene, alfa tocoferolo, acido retinoico), ormoni (somatostatina, melatonina) e alcuni antitumorali usati nella terapia tradizionale, torna a far parlare di sé.


Dopo quasi otto anni e una sperimentazione dall’esito negativo effettuata durante il ministero di Rosy Bindi (su 386 pazienti arruolati, 298 sono morti e 11 persi all’osservazione), ora l’attuale Ministro della Salute Francesco Storace vorrebbe istituire un gruppo di esperti che esamini la possibilità di inserire uno dei farmaci della cura Di Bella, la somatostatina, in fascia A del prontuario, a carico cioè del Servizio sanitario nazionale.

La decisione ha scatenato nuove polemiche, a cui il Ministro ha risposto duramente: «E’ ovvio che l’onorevole Bindi, che nessuno rimpiange al Ministero della Salute, insorga. Insorge perché pretendiamo il rispetto degli accordi sottoscritti tra Stato e Regioni sulle liste d’attesa e perché non sbattiamo la porta in faccia ai malati. Non sa che alcune Regioni già rimborsano i malati che scelgono la cura Di Bella».

Storace ha poi concluso, rilanciando il confronto: «sono sicuro che dialogando si preferirà cercare di capire, anziché lanciare anatemi».

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