Sanihelp.it – Alzarsi al mattino con gli occhi leggermente gonfi può essere un fatto normale, ma se il disturbo persiste nell’arco della giornata ci può essere un problema di cattiva circolazione.
Per sgonfiare le palpebre può essere utile assumere due volte al giorno un infuso con le seguenti erbe: due pizzichi di anice (frutti) e due pizzichi di menta (foglie e sommità fiorite) per una tazza d’acqua. Oppure in mezzo litro d’acqua mettere un cucchiaio di finocchio (radice) e far bollire per 10 minuti. Colare e berne metà la sera e metà la mattina a digiuno.
A livello locale si può ricorrere a delle compresse calde di tè nero, camomilla e fiori di tiglio: le bustine, sciolte in acqua bollente e poi intiepidite, si applicano sugli occhi chiusi per qualche minuto.
Sono molto efficaci anche gli impacchi freddi a base di fiordaliso, camomilla e lavanda.
In alternativa si può tuffare in una tazza di acqua bollente 4 o 5 petali di rosa avvolti in sacchettini di garza. Ritirare dal fuoco, lasciare intiepidire, quindi applicare sugli occhi cambiando di frequente l’impacco.
Se gli occhi sono arrossati si può ricorrere al fiordaliso, una delle piante più usate per la cura degli occhi, anche per fare colliri e prodotti struccanti.
Per far risposare gli occhi arrossati e provati dallo stress e dalla stanchezza si possono applicare delle garze imbevute di un infuso ottenuto con 15 g di fiori di fiordaliso sciolti in mezzo litro d’acqua bollente.
Dopo l’impacco che si è prescelto si ricorda di applicare nella zona contorno occhi creme idratanti a base di principi drenanti e vitamine (favoriscono il riassorbimento dei liquidi), per mantenere la pelle elastica e tonica.
Il tessuto della zona sottostante gli occhi è molto fragile e va trattato con cura. Per questo in genere le maschere di bellezza per il viso non vanno applicate su questa parte.
Questa zona cutanea è facilmente soggetta a occhiaie e borse. Le occhiaie sono nella grande maggioranza dei casi imputabili a caratteristiche anatomiche e non a cattive abitudini personali, che tuttavia possono contribuire a evidenziarle maggiormente.
Per esempio in caso di stanchezza o di risposo scarso, i tessuti sono mal ossigenati ed è facile che compaiano gonfiore e occhiaie. In questo caso una passeggiata all’aria aperta, una breve corsa sul posto o alcuni esercizi di respirazione davanti alla finestra aperta possono essere d’aiuto.
La carenza di ossigeno può essere anche dovuta al consumo eccessivo di nicotina.
Ma le persone soggette alla comparsa di occhiaie possono soffrire anche di disturbi organici come malattie di stomaco, stitichezza cronica, disturbi circolatori o renali. In ogni caso è meglio consultare il medico che, in base all’accertamento delle cause delle occhiaie, consiglierà i rimedi più adatti.
Purtroppo nessuna crema cosmetica potrà mai far sparire le occhiaie, è però possibile, con alcune correzioni dello stile di vita, ridurre la fragilità capillare e rinforzare le pareti vasali per renderle meno evidenti e fastidiose.
È utile per esempio arricchire la dieta di vitamine C, PP ed E e bioflavonoidi, dormire almeno 8 ore per notte e cercare di limitate lo stress.
E se questo non dovesse bastare, si può sempre tentare con i rimedi naturali: grattugiate una patata con la buccia, dopo averla ben lavata, e una mela ancora acerba. Mescolate insieme la pappina aggiungendo alcune gocce di estratto di hamamelis. Applicate l’impasto sotto gli occhi e lasciate agire per 10-15 minuti, poi sciacquate con acqua tiepida.
Un altro rimedio efficace consiste in un’applicazione (di circa un quarto d’ora) di un fico fresco tagliato a metà e messo direttamente sopra la zona scura, che poi verrà unta con un po’ di olio di mandorle o di jojoba.
Un trucco per cancellare velocemente il segno dei tessuto stanchi sotto gli occhi e poter procedere subito al maquillage: passare un velo sottilissimo di chiara d’uovo al naturale (che leviga la pelle) sulla parte con la punta del mignolo o con un pennellino.
Quando è asciutto si può applicare sopra delicatamente il fondotinta, ma bisogna farlo aderire picchiettando, invece di stenderlo.
Rughe precoci e zampe di gallina Questo difetto è dovuto al fatto che con il passare degli anni la pelle perde la sua elasticità e tende ad avere delle pieghe permanenti. Nella zona periculare le rughe vengono chiamate comunemente zampe di gallina.
Per impedire la formazione di rughe precoci e attenuare le piccole rughe d’espressione si può preparare in casa una crema nutriente con 50 ml di olio al rosmarino, 25 ml di olio di germe di grano, 25 ml di burro di cacao e 10 ml di olio di mandorle dolci: si riscalda a bagnomaria e si mescola finché la crema non è diventata solida e fredda.
Se invece si preferisce una soluzione oleosa, si possono mescolare 20 ml di olio di soia, 20 ml di olio di mandorle e10 ml di olio di avocado, da applicare a gocce con un delicato massaggio delle dita.
La dermocosmesi offre un valido aiuto: i cosmetici più utili sono quelli a base di acido retinoico e altri derivati del retinolo. Anche le infiltrazioni a base di acido ialuronico possono attenuare le zampe di gallina più pronunciate.
La tossina botulinica dà ottimi risultati, mediante l’infiltrazione di piccolissime quantità (è fondamentale scegliere uno specialista molto accorto ed esperto perché la tossina botulinica, se utilizzata in modo sbagliato, può causare diversi problemi).
Irritazioni e danni del pianto È provato che il pianto nuoce agli occhi perché la ghiandole lacrimali si rilasciano, le palpebre si indeboliscono e danno una sgradevole espressione emaciata.
Contro le irritazioni e gli sfregamenti dovuti a una lacrimazione pronunciata è consigliabile un infuso di foglie di borragine: ponete sugli occhi delle garze inzuppate nell’infuso ottenuto facendo bollire per qualche minuti un cucchiaino di foglie essicate o una manciata di pianta fresca.
Oppure si può far bollire in mezzo litro d’acqua alcune foglie e due cucchiai di semi di finocchio fino a ottenere un liquido piuttosto concentrato. Amalgamare questo infuso con del riso scotto e applicare sugli occhi per un quarto d’ora. Togliere con acqua fredda.
La congiuntivite è un’infiammazione della mucosa interna delle palpebre causata da eccessiva luce, polvere, microbi.
È sempre consigliabile rivolgersi al medico per avere una diagnosi precisa e una terapia mirata, prima di affidarsi all’automedicazione, ma per contrastare il bruciore e l’irritazione della congiuntiva ci si può affidare a rimedi naturali quali, per esempio, i seguenti:
- Mettere a macerare in mezzo litro d’acqua bollente mezza manciata di petali di fiordaliso e mezza manciata di fiori di camomilla per un’ora. Fare impacchi e lavaggi con questo liquido.
- In una tazza d’acqua mettere un cucchiaino di semi di piantaggine e fare bollire 10 minuti. Lasciare due tamponi di garza fitta in questo liquido e applicarli sugli occhi. L’operazione si deve ripetere due o tre volte.
- Far bollire una tazza d’acqua e mettere la seguente miscela: 2 pizzichi di timo-serpillo (pianta intera) e 2 pizzichi di erica (sommità fiorita). Ritirare dal fuoco, coprire e lasciare in infusione 5 minuti. Colare e bere una tazza di questa tisana molto calda al mattino a digiuno.
L’orzaiolo è un’infiammazione delle ghiandole che si trovano sul margine palpebrale.
Per alleviare il fastidio si può applicare delle garze calde inumidite con un infuso di serpillo (pianta intera) e cambiare appena si raffreddano. In alternativa, si può ricorrere a impacchi a base di acqua tiepida e bicarbonato. In questo modo si affretta il processo suppurativo e quindi il conseguente scoppio dell’orzaiolo.
Un valido aiuto può venire dall’interno, bevendo sera e mattina a digiuno un’infuso di semi di lino (2 pizzichi per una tazza d’acqua bollente).
Sono importanti in linea generale alcune norme comportamentali:
- non strofinare o grattare l’occhio, evitare il forte vento o il contatto degli occhi con agenti esterni, indossare occhiali scuri se si è in presenza di luce solare particolarmente intensa
- dato che presumibilmente c’è anche un problema di intestino, evitare per 10-15 giorni alimenti che intossicano le mucose intestinali, quali: zucchero, sale raffinato, latte, latticini, carni rosse, alimenti industriali, aceto, spezie, insaccati, pomodori, peperoni, melanzane (lo zucchero si può sostituire con il fruttosio, il sale con sale marino integrale, l’aceto con aceto di mele, i pomodori con i pomodorini ciliegia)
- assumere degli integratori di vitamine del complesso B e di vitamina A, per rigenerare le mucose e per ridurre l’infiammazione.
Il medico può eventualmente prescrivere colliri o antibiotici adeguati se questa tumefazione perdura.
A volte può essere necessario incidere o asportare chirurgicamente l’orzaiolo.