Sanihelp.it – Con l’avvento del nuovo governo Berlusconi-bis, la poltrona di Ministro della Salute ha cambiato proprietario: da Girolamo Sirchia a Francesco Storace, candidato di AN alla presidenza del Lazio sconfitto durante le recenti elezioni regionali.
Il neo-ministro, che nei giorni della crisi di governo si era dichiarato «non interessato ad un ministero» poichè non colpito dalla «sindrome da perdita di potere», ha invece accettato l’incarico sabato scorso, 23 aprile 2005.
Il successore di Sirchia, durante un’intervista al Corriere della Sera, ha esposto le manovre in programma per il suo breve mandato: la questione del contratto dei medici, la necessità di far risparmiare le persone sulle medicine, e l’attenzione agli «eccessi di salutismo» perpetrati dal suo predecessore.
In particolare Storace annuncia una riflessione che sarà gradita ai fumatori, per «riservare loro maggiori aree dedicate».
«Preferisco impegnarmi più sulla malattia che sugli stili di vita», ha detto il Ministro. «Viceversa c’è il rischio reale che si arrivi a quella tirannide sanitaria in cui medici e ministro sembrano gli unici abilitati a dire in cosa consistano il viver-bene, la convivenza sociale, e perfino l’ultima roccaforte dell’individuo: l’intimità».
Ora, per non restare nella pura demagogia, bisogna passare ai fatti.