Sanihelp.it – Si chiama Ecto l’enzima che disattiva l’oncosoppressore delle cellule intestinali e rende possibile la comparsa del cancro al colon. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori del dipartimento di biotecnologie mediche dell’Università di Padova, guidato da Stefano Piccolo, dopo alcuni anni di ricerca finanziata con 400 mila euro da Telethon e Airc.
«Finora», ha detto Piccolo, «si sapeva che questa patologia si manifestava quando la cellula perdeva l’immunosoppressore, chiamato Smad 4, ma non sapevamo come e perché questo avveniva».
Ora invece si sa che il colpevole è l’enzima Ecto, che attaccando lo Smad 4 lo neutralizza permettendo che le cellule prolifichino senza controllo in maniera errata.
Ancora lunga, comunque, la strada per un’applicazione pratica della scoperta: bisogna scoprire perché Ecto a un certo punto superi la quantità fisiologica prevista, e soprattutto come bloccare la sua attività.
L’obiettivo è creare un farmaco specifico e intelligente capace di bloccare il meccanismo demolitivo, ma questo non sarà possibile prima di dieci anni e un investimento di spesa di almeno dieci milioni di euro.