Sanihelp.it – Buone notizie per gli individui affetti da incontinenza urinaria e da vescica iperattiva: oggi la diagnosi e la terapia di queste patologie possono essere gestite anche al primo livello, cioè dal medico di medicina generale e dal ginecologo e/o urologo del territorio.
Grazie al Progetto Ninfea, realizzato dalla Fondazione Italiana Continenza e approvato sabato scorso a Roma da più di 100 specialisti, è possibile finalmente una diagnosi tempestiva del problema, con uno strumento innovativo e semplicissimo.
In sintesi, esso si basa su un piccolo test destinato ai pazienti e composto di due sole domande, dalle cui risposte dipende il percorso diagnostico-terapeutico che il medico sceglierà (e che è personalizzato innanzitutto in base al sesso del paziente).
Inoltre, la terapia oggi può contare su due nuovi farmaci: duloxetina, per il trattamento dell’incontinenza urinaria da sforzo, e solifenacina, nel caso invece di incontinenza urinaria da urgenza e vescica iperattiva.