Sanihelp.it – Sarà superiore di 23 volte la quantità di betacarotene nel nuovo Golden rice – una varietà di riso geneticamente modificata nel 2000 – sviluppato di recente da ricercatori della Syngenta Seeds di Cambridge, nel Regno Unito.
Gli scienziati hanno analizzato la varietà originaria del Golden rice e hanno capito che uno dei due geni aggiunti (quello della fitoene sintasi ricavato dai narcisi) ostacolava la produzione di beta-carotene. Dopo che a questo gene ne è stato sostituito un altro ricavato dal mais, il livello di pro-vitamina A è notevolmente aumentato.
La Syngenta donerà la nuova varietà alla Commissione umanitaria del golden rice (Golden Rice Humanitarian Board), che ha comunque lanciato un invito alla prudenza perché la vitamina A non può essere considerata la soluzione alla malnutrizione nei paesi in via di sviluppo. Quest’ultima affonda le proprie radici in problemi politici, economici e culturali che non si possono magicamente risolvere con una sola tecnologia agricola.
Alcuni osservatori hanno accolto con meno entusiasmo le nuove scoperte. Christoph Then, portavoce di Greenpeace, ha detto: «Le domande alle quali non è stata data risposta sono ancora molte. Anche dopo cinque anni di studio, i ricercatori non sanno nemmeno quanta pro-vitamina A rimanga dopo la cottura del riso. Inoltre non è stata condotta alcuna valutazione dei rischi che potrebbero sussistere per la salute umana e per l'ambiente».
