Sanihelp.it – In Italia una coppia su tre e un adolescente su due non fa uso di contraccettivi: siamo, insieme alla Spagna, gli ultimi della classe in Europa.
Le malattie sessualmente trasmesse, con circa 500 casi l’anno, sono un problema in crescita nel nostro Paese.
«Sui contraccettivi circolano ancora troppi pregiudizi», dice il professor Annibale Volpe, ginecologo dell’università di Modena e presidente della Sic (Società italiana della contraccezione).
Se una coppia su 4 utilizza la pillola, una su 4 il profilattico e una su 5 spirale, diaframma, spermicidi e metodi naturali, una su 3 non usa alcun metodo oppure si fida del coito interrotto.
Particolarmente contraddittorio è l’atteggiamento delle ragazze: del 40% che ha rapporti prima dei 17 anni la metà non usa contraccettivi, mentre l’altra metà si divide essenzialmente tra profilattico (18-20%) e pillola (4%).
Il problema principale è la scarsa informazione corretta: solo il 18% delle adolescenti si rivolge al ginecologo, con il risultato che le italiane iniziano a usare contraccettivi a 22 anni (contro una media di 17 anni negli altri Paesi europei).
Le conoscenze sulla contraccezione sono ampiamente insufficienti. Sulla pillola, ad esempio, circolano molte leggende: bisogna interromperla periodicamente, fa ingrassare, fa venire la cellulite e riduce la fertilità. Tutto falso.