Sanihelp.it – Dall’European Society of Cardiology arriva un monito: tutti i giovani atleti europei dovrebbero essere controllati dopo le gare, in modo da individuare subito eventuali problemi cardiaci e ridurre il numero delle morti da sport.
Per farlo basta un semplice elettrocardiogramma, accompagnato dalla cartella medica completa con la storia clinica dell’atleta.
In questo modo, si legge sulle colonne dell’European Heart Journal, gli attacchi cardiaci mortali subito dopo le gare possono essere ridotti anche del 50-70%.
«Sappiamo ancora troppo poco», spiega il dottor Domenico Corrado dell’Università di Padova, «a proposito delle morti improvvise di giovani atleti. Il rapporto tra benefici e rischi dell’attività sportiva resta un dilemma clinico».
Il dato di fatto, secondo uno studio italiano, è che i giovani che praticano sport agonistico presentano un rischio di morte improvvisa 2,5 volte superiore rispetto ai coetanei meno sportivi.
In italia, ogni anno 2 atleti ogni 100.000 muoiono in questo modo. La causa è quasi sempre una cardiomiopatia ipertrofica non rilevata, dalle cause sconosciute.
L’unico modo per scoprire in tempo il problema è monitorare costantemente l’attività del cuore, sottoponendosi dai 12 anni in poi a un elettrocardiogramma ogni due anni.