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Relax elettronico contro lo stress

Sanihelp.it – Quante volte, dopo un colloquio o un esame, ci è capitato di avvertire disturbi di stomaco, dolori addominali, sudorazione o irrigidimento? Tutte queste manifestazioni influenzano lo stato emotivo e psicologico danneggiando il nostro organismo.
Risultato: ansia e alcuni tipi di mal di testa.


Esiste, però, un modo per riportare alla norma, con la propria volontà, i parametri fisiologici alterati e guidarli verso la guarigione: si chiama biofeedback.
Si tratta di una metodologia usata da anni negli ospedali più all’avanguardia, sia nella medicina psicosomatica che in quella naturale e in psicologia.
Per quanto richieda una sofisticata apparecchiatura elettronica, in realtà è una cura naturale, poiché non prevede l’impiego di farmaci, ma punta a insegnare l’autocontrollo delle funzioni corporee. Come?

Il paziente, collegato all’apparecchio tramite dei sensori posizionati in punti specifici del corpo, può seguire attimo per attimo, grazie a un segnale acustico e visivo, l’andamento del parametro fisiologico prescelto (per esempio la tensione muscolare o il battito cardiaco), allo scopo di imparare a controllarlo e a modificarlo con la volontà fino a raggiungere livelli più idonei.
In pratica, la persona vede come lavorano i suoi organi e di conseguenza apprende, con prove ed errori, comportamenti e strategie mentali capaci di mutarne il ritmo.
Queste strategie variano da persona a persona: si può provare focalizzando determinate immagini, oppure facendo riaffiorare alla mente certi stati emotivi.
Una volta individuate le strategie che consentono l’autoregolazione, si può fare a meno dell’apparecchiatura elettronica ed avere un comportamento adeguato nella vita quotidiana.

Determinate cefalee ricavano benefici dal BFB; una di queste è la cefalea tensiva, in cui il dolore viene provocato dalla eccessiva contrattura dei muscoli frontali, della nuca e del collo per troppo stress.

Applicando i sensori del BFB-EMG (biofeedback elettromiografico) sui muscoli della fronte, il paziente può riconoscere gli stati di tensione muscolare, e mettere in atto delle operazioni correttive che inducono al rilassamento profondo. Questo tipo di relax elettronico influisce anche sulla biochimica del cervello facendo diminuire gli ormoni dello stress (ACTH, cortisolo e prolattina), segno che la serenità guadagnata con la distensione muscolare regolarizza le ghiandole interne.

Di solito sono sufficienti 15-20 sedute di mezz’ora ciascuna, al ritmo di 3-4 a settimana, meglio se quaotidiane. Dopodiché le abilità apprese con il BFB entrano a fare parte dello stile di vita quotidiano, aumentando la capacità di autocontrollo fisico e psichico e la padronanza nel governare le reazioni emotive. E la tensione nervosa, finalmente, si trasforma in energia positiva.

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