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Per contrastare il problema dell’obesità, l’Unione Europea propone la stesura di una legislazione ad hoc, con la collaborazione di autorità sanitarie e industrie alimentari.
Il primo incontro, annunciato per Marzo dal commissario europeo per la salute e gli affari dei consumatori Markos Kyprianou, avrà l’obiettivo di eliminare le fuorvianti pubblicità dei cosiddetti cibi spazzatura.
Negli Stati Uniti molte industrie alimentari si sono già adeguate modificando i propri consigli per gli acquisti: è il caso della nota multinazionale Kraft, che ritirerà le pubblicità dei suoi prodotti più calorici e lancerà una linea dietetica più attenta ai valori nutrizionali. Stessi propositi per PepsiCola.
L’incidenza di malattie legate all’obesità, come disturbi cardiaci, diabete e ictus, è aumentata esponenzialmente, e con essa i costi per le cure sanitarie.
La CIAA, che rappresenta le industrie alimentari europee, è già al lavoro per la regolamentazione delle pubblicità, ma non esiste una formula magica per risolvere il problema in tempi brevi.
Intanto, secondo l’International Obesity Taskforce, il 36% dei bambini italiani sotto i 9 anni, e il 27% dei coetanei spagnoli, veleggiano verso l’obesità.
«La situazione», ha affermato il presidente della taskforce Philip James,« è più grave di qualsiasi nostra oscura previsione».