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Aiuta il tuo bambino a superare il debutto a scuola

Sanihelp.it – Se penso al mio primo giorno di scuola, devo dire che non ricordo con precisione come mi sentissi quella mattina, e nemmeno i giorni precedenti o successivi. Ricordo però la straordinarietà del momento e la consapevolezza che non fosse un periodo come tutti gli altri.


Ecco, forse è proprio questo uno dei punti cardine dell’importanza della giornata. Il bimbo capisce che la sua vita sta cambiando. Il suo modo di adattarsi non è sicuramente univoco ma dipende dalla sua personalità e soprattutto dai genitori.

«Ci sono bambini», spiega Nadine Kaslow, professoressa in psichiatria e scienze comportamentali alla Emory University di Atlanta, «che dimostrano maggiore flessibilità e adattabilità, altri invece si trovano in una situazione di totale confusione ogni qualvolta devono affrontare un grosso cambiamento»

«I bambini che si sentono impauriti da questa situazione saranno quelli che proveranno maggior disagio ogni qualvolta la vita li metterà di fronte a dei cambiamenti», afferma la Kaslow, «ed è per questo che ogni piccola esperienza positiva in grado di aiutare il bambino ad adattarsi al nuovo stato diventa fondamentale per rendere più sicuro il bambino ad il bambino ad affrontare tutte le sue prime volte del futuro».

La straordinarietà del momento, del resto, è ingigantita dalle aspettative dei genitori, che vedono il loro piccolo intraprendere un cammino che durerà oltre 10 anni.

A questo proposito la Kaslow dà alcuni suggerimenti alle mamme e ai papà più apprensivi:

  • Preparare il figlio a nuove abitudini
  • Conoscere l’insegnante
  • Spiegare che cosa è la scuola
  • Fare delle prove portandolo all’edificio scolastico e spiegargli come si andrà a riprenderlo.
  • Assecondare i capricci dei primi giorni

«Aiutare il bambino a combattere la sua ansia, significa aiutarlo a sfidare i suoi pensieri negativi» spiega Jerilynn Ross, direttrice del centro disordini da ansia di Washington. «Scopri perché tuo figlio è impaurito, e poi cerca di rassicurarlo. Molte volte i bambini non sanno quale sia il problema e non rivelano la sua natura. È compito del genitore fare domande per scoprirlo. Una volta aperta la porta emozionale del bambino si viene a scoprire che il piccolo ha paura che la mamma non vada a prenderlo all’uscita e che dovrà fare la strada da solo, oppure che altri bambini si prendano gioco di lui».


In molti casi l’ansia si manifesta durante il primo giorno e poi va a scemare. In ogni caso, se dopo due settimane il bambino si rifiuta di andare a scuola, soffre di mal di testa, dolori di stomaco e capita che chieda spesso di essere mandato a casa da scuola, allora sarà il momento di intervenire: sono i classici sintomi di un problema emozionale.

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