Sanihelp.it – Si rinnova (e compie dieci anni) l’appuntamento biennale con il convegno di Stresa che il Centro Cefalee dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano organizza dal 1999. Il tema portante di quest’anno riguarda le nuove frontiere dei meccanismi dell’emicrania, di cui si sta comprendendo finalmente l’origine.
Le novità presentate sono tante. Arrivano nuove strategie di cura: dalle terapie psico-comportamentali alla neurostimolazione, fino alle cosiddete soluzioni patient-friendly come gli spray nasali o il cerotto antiemicranico, presentato per la prima volta in Europa dal professor Alan Rapoport della UCLA University di Los Angeles.
I ricercatori del Besta hanno ottenuto per la prima volta al mondo la dimostrazione strumentale oggettiva dell’alterazione funzionale di precise aree del sistema cerebrale di controllo del dolore nei pazienti che per anni hanno abusato di farmaci per la loro cefalea cronica: studiandoli con risonanza magnetica funzionale è risultato che si altera l’attività metabolica e quindi nervosa di talamo, insula, striato ventrale e lobulo parietale posteriore. Il mal di testa parte da lì o l’alterazione osservata è il frutto della continua esposizione al dolore cronico?
Non solo questioni di squisita ricerca neurologica, ma anche informazioni pratiche: nell’ambito del Progetto Cefalee Lombardia, i ricercatori del Besta presentano il calcolo effettuato insieme ai colleghi dell’ospedale San Paolo di Milano delle esatte percentuali di errore di diagnosi a seconda del tipo di mal di testa dei pazienti che si presentano nei vari ospedali della regione: solo quelli che con una diagnosi generica di cefalea sono ben il 69%.