Sanihelp.it – «Le provocazioni di questi giorni alle sfilate di AltaRoma e le dichiarazioni rilasciate da Balestra dimostrano che i codici di autoregolamentazione e i manifesti di intenti non servono a nulla in un mondo in cui a farla da padrone sono gli interessi commerciali e l’egocentrismo di personaggi che non vogliono considerare i costi umani delle loro azioni». A dirlo è Maria Rita Munizzi, presidente del Moige – Movimento Italiano Genitori.
«Far sfilare una bimba con indosso la scritta I love diet », dice, «come ha fatto ieri Farhad Re, è una squallida provocazione a tutti coloro che da anni chiedono alla moda di giocare la sua parte nella lotta all’anoressia e alle famiglie che vivono questo dramma. Sia chiaro, nessuno dice che la moda è l’unica responsabile di questo problema, ciò che affermiamo è che gli stilisti potrebbero giocare un ruolo importante ma lo rifiutano.
Gli stilisti dicono che non chiederanno mai un certificato medico alle modelle? Non vedo perché tanto scandalo quando lo stesso è richiesto a tutti i lavoratori pubblici, agli sportivi e a tante altre categorie».