Sanihelp.it – Già i greci e i romani conoscevano le proprietà terapeutiche del mirto: ne ricavavano decotti, olii, estratti e pomate con cui curavano l’ulcera, le affezioni dell’apparato respiratorio, leucorrea, dermatosi, emorroidi.
Secondo la medicina popolare il mirto il mirto ha proprietà curative nelle cistiti, nei disturbi genito-urinari e come sedativo nervoso e stomachico; le bacche, in particolare, svolgono attività carminativa, astringente e tonificante.
Il decotto di mirto, mezzo pugno di foglie lasciate bollire per 10 minuti in mezzo litro d’acqua, addolcito con miele, che però va aggiunto solo quando il decotto è freddo, bevuto a cucchiate nel corso della giornata è utile in caso di infiammazioni delle vie respiratorie, catarro e bronchiti.
Anche l’olio essenziale di mirto svolge attività antisettica e balsamica e il mirtolo, un principio attivo del mirto, si ritrova nelle formulazioni degli sciroppi per la tosse.
Già nel medioevo i profumieri dai fiori di mirto per distillazione ottenevano un’essenza chiamata «acqua degli angeli» dalle proprietà tonificanti e astringenti per l’epidermide.
Il decotto di foglie di mirto aggiunto nell’acqua del bagno svolge attività tonificante; più in generale gli infusi di mirto sono utili per detergere la pelle e le mucose esterne e come rinforzanti del cuoio capelluto.