Sanihelp.it – Secondo l’EASAC, European Academies Science Advisory Council, L’unione europea ha assoluta necessità di compiere rinnovati sforzi a sostegno dell’innovazione nello sviluppo dei vaccini.
La relazione dell’EASAC, dal titolo Vaccini: innovazione e salute, esamina gli ultimi sviluppi scientifici e le loro implicazioni per la salute pubblica, individuando una serie di questioni che, a suo dire, devono essere affrontate a livello europeo affinché il potenziale dei vaccini contro le malattie infettive possa essere sfruttato appieno.
Solo 50 anni fa, la diffusione delle malattie infettive in Europa era in declino grazie a un miglioramento della salute pubblica e all’introduzione di vaccini, antibiotici e insetticidi. I successi ottenuti nella prevenzione e nella cura delle infezioni avevano indotto a credere che i principali problemi fossero stati risolti.
Secondo la relazione, tuttavia, questa convinzione si è rivelata prematura, poiché nel secolo scorso le malattie infettive hanno posto sfide sociali di gran lunga maggiori in Europa, scaturite dai mutamenti ecologici e dall’aumento dei fattori di rischio associati all’urbanizzazione e alla mobilità, alle perturbazioni sociali, all’uso improprio della tecnologia medica e al cambiamento ambientale. Malattie infettive di livello globale come l’AIDS e la tubercolosi vanno combattute con più decisione.
L’unione europea secondo l’EISAC deve quindi farsi carico della produzione di nuovi vaccini. A livello istituzionale la commissione deve essere il primo attore in questa nuova lotta alle malattie.