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Partorire senza dolore e senza farmaci

Speciale Parto

Sanihelp.it – Per affrontare serenamente il travaglio e alleviare il dolore nella maniera più naturale possibile, ci sono varie possibilità.


AGOPUNTURA. Durante il travaglio vengono inseriti degli aghi in alcuni punti del corpo della donna, in modo tale da non limitarne la mobilità.
Pro: aiuta a rilassarsi, è indolore e sicura.
Contro: non è economica e non sempre è possibile trovare un professionista qualificato.
Il consiglio: organizzati per tempo se intendi essere seguita da un agopunturista durante il parto.

AROMATERAPIA. L’uso di oli riduce ansia e timori legati al buon svolgimento di travaglio e parto.
Pro: riduce lo stress; alcune essenze sono anche antidolorifiche (camomilla, lavanda e incenso).
Contro: alcuni oli sono controindicati in gravidanza; altri possono essere molto potenti e provocare un incremento della pressione e addirittura un’emorragia.
Il consiglio: affidati solo a professionisti qualificati per la scelta degli oli.

OMEOPATIA. Vengono assunti rimedi omeopatici durante il travaglio.
Pro: a parte l’azione antidolorifica, esistono rimedi specifici contro stati d’animo particolari, come stanchezza o attacchi di pianto.
Contro: alcuni farmaci usati nel travaglio potrebbero inibire o diminuire l’efficacia del rimedio omeopatico.
Il consiglio: i ginecologi specializzati in omeopatia non sono molti: meglio farsi consigliare da uno specialista omeopata per rimedi da assumere durante la gestazione in preparazione al travaglio.

RESPIRAZIONE. Alcune tecniche di respiro profondo aumentano l’apporto di ossigeno nei polmoni, aiutano e concentrarsi sulle contrazioni e a contrastare il dolore.
Pro: è ritenuto il modo più efficace e naturale di controllare e calmare il dolore, non ha controindicazioni o effetti collaterali (se eseguita correttamente), si può praticare ovunque e a nessun costo.
Contro: in caso di inspirazioni forzatamente profonde si può avere qualche giramento di testa.
Il consiglio: ascolta le istruzioni dell’ostetrica su quando e come respirare e iperventilare.

TRAVAGLIO IN ACQUA. La donna viene invitata a sedersi su uno sgabello sotto la doccia oppure a immergersi in una vasca.
Pro: il contatto con l’acqua ha un effetto rilassante sulla muscolatura; riduce l’intensità delle contrazioni; stimola il rilascio di endorfine; influisce positivamente da un punto di vista emotivo, poiché la donna si sente più padrona del proprio corpo e i movimenti sono facilitati dal galleggiamento.
Contro: è una tecnica rara negli ospedali italiani.
Il consiglio: accertati che l’ospedale dove partorirai sia dotato della vasca e che il ginecologo sia favorevole ad assisterti in acqua. In caso positivo prenotati per tempo.

AUTOIPNOSI. Quando inizia il travaglio, si ascoltano con la cuffia nastri preregistrati che inducono una leggera trance.
Pro: assicura una netta riduzione del dolore, è sicura e non ha influssi sul bambino.
Contro: durante la gravidanza bisogna impegnarsi a imparare la tecnica.
Il consiglio: in Italia esistono corsi organizzati ad hoc per donne in attesa dove si impara a entrare in uno stato simile al dormiveglia.


TENS. Viene applicato un apparecchio che permette di alleviare il dolore tramite piccole scariche elettriche sottocutanee.
Pro: stimola il rilascio di endorfine, bloccando gli impulsi nervosi del dolore; non nuoce al bambino.
Contro: se applicato in fase avanzata del travaglio, la sua efficacia è minore.
Il consiglio: ricordati di portare delle batterie di riserva, se non vuoi rischiare di restare senza!

Attenzione: questi sono consigli generici che non tengono conto della particolarità dei casi; chiedi sempre al tuo ginecologo prima di affidarti a uno di questi rimedi!

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