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Estate: via i cuscinetti dai fianchi

Speciale Chirurgia Estetica

Sanihelp.it – «Sono magra, faccio ginnastica, ma ho dei terribili cuscinetti sulle cosce e sul sedere!» Quante volte abbiamo sentito questa lamentela tra le nostre amiche? Soprattutto ora che si avvicina l’estate, e inesorabilmente pensiamo, come ogni anno, alla prova bikini.


Se il problema è rappresentato dai cuscinetti adiposi localizzati in un corpo magro, né la dieta, né la ginnastica, né i cosmetici sono in grado di farli sparire: l’unica soluzione è l’aspirazione chirurgica di questo grasso. Le procedure di Liposuzione si sono perfezionate e raffinate negli ultimi anni e ci si può indirizzare verso una Liposcultura superficiale abbinata a un rimodellamento dei fianchi.

Nella liposuzione classica, la cannula penetra oltre i 10mm sotto la pelle. La tecnica si usa per grosse masse di grasso (fino a 6/8 litri nel caso dei soggetti obesi), per cui si agisce soprattutto sulla quantità e non si modella perfettamente il corpo. Inoltre la tecnica può essere effettuata solo in case di cura particolarmente attrezzate, richiedendo, come protocollo di sicurezza, la degenza sotto osservazione. 

Nella Liposcultura si lavora a pochi millimetri dal derma, si usano cannule sottilissime e si aspira il grasso superficiale. La procedura è molto richiesta, perché rapida e sicura, consentendo, tra l’altro, nella maggior parte dei casi, la dimissione in giornata. La procedura di Liposcultura consente di modellare tutta la silhouette e, soprattutto, consente alla pelle di riadattarsi elasticamente alla nuova forma del corpo. 

 Ma come si riconosce una prestazione del tutto sicura? 
«Le sale operatorie devono essere dotate di sofisticati dispositivi (monitoraggio elettronico, autonomia elettrica, sistema elettronico di controllo della dispersione di energia elettrica, apparecchiatura per la rianimazione, ecc.) e dell’applicazione di procedure e comportamenti di sicurezza (sterilità degli ambienti chirurgici, degli strumenti e degli indumenti del personale, utilizzo unico di materiali di consumo, presenza costante dell’anestesista in sala operatoria, specializzazione e suddivisione dei ruoli, ecc. …) parametri indispensabili per l’incolumità del cliente e la buona riuscita dell’atto chirurgico», spiega il dottor Valerio Badiali

«In base a questi rigidi criteri, scegliamo anche le migliori strutture di day surgery che sovente non hanno nulla da invidiare rispetto a una clinica privata. Negli USA annualmente circa 25 milioni di pazienti devono subire interventi chirurgici, eseguiti in oltre il 65% dei casi in regime di day surgery

L’alto livello di guardia prestato dall’intera équipe chirurgica e anestesiologica consente l’esecuzione di interventi chirurgici con modalità atte a fornire le stesse prestazioni e le medesime garanzie di quelle rese in regime di ricovero, senza che sia necessaria la degenza del paziente; questo rappresenta un effettivo contenimento dei costi con una corrispettiva sicurezza, fornendo prestazioni in tempi rapidi e snellendo le liste di attesa».


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