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Sonnoterapia: dormi che ti passa!

Sanihelp.it – I primi sono stati Brad Pitt e Angelina Jolie. Da quando la coppia più sexy di Hollywood ha svelato il proprio segreto per un buon sonno (dormire in un maxi lettone insieme ai figli), è tutto un fiorire di consigli e suggerimenti su come trasformare il momento del riposo in una vera e propria terapia di benessere. Curiosi? Stravaganze a parte, ecco il decalogo irrinunciabile. 


Questione di orario. Osservare una certa regolarità negli orari sonno-risveglio è fondamentale nella sonnoterapia. Salvo impedimenti, preferite le ore notturne per dormire: di notte la temperatura del corpo diminuisce, favorendo così il sonno profondo.

La camera. Deve sempre rimanere tale: evitare di trasformarla in un salotto per guardare la tv, oppure in una cucina per consumare pasti estemporanei, e utilizzarla solo per le attività canoniche

Attenti all’ansia. Una notte tormentata, saltuariamente, non deve allarmare: è normale, soprattutto se motivata da qualche situazione particolare. Se, invece, gli episodi iniziano a presentarsi con una certa frequenza e senza motivi apparenti, meglio interpellare al più presto il medico, per evitare che non riuscendo a dormire per giorni s’instauri un meccanismo d’ansia, che nel tempo può cronicizzare il disturbo. 

No a videogiochi e film d’azione. Brutte notizie per gli adolescenti veri o apparenti: le battaglie alla consolle prima di andare a letto, disturbano il sonno e riducono le capacità mnemoniche e di apprendimento. A sostenerlo è uno studio dell’Università di Colonia, in Germania, che solleva un dubbio: in misura minore, anche film troppo movimentati come i thriller potrebbero fare lo stesso. 

Occhio alla dieta! Dormire poco può portare ad un aumento di peso. Questa è la conclusione di uno studio, che ha messo in relazione le ore di sonno di un gruppo di bambini con il loro peso, condotto presso l’Università del Michigan e coordinato dalla pediatra Julie Lumeng. Ma la correlazione tra sonno e cibo è anche opposta: l’affaticamento digestivo provocato da pasti troppo pesanti può innescare problemi d’insonnia. Naturalmente, meglio evitare anche le sostanze eccitanti, come caffè, tè, cola e… fumo (provoca secrezione di adrenalina che interferisce col sonno). 

Temperatura. Fondamentale nell’economia di un buon sonno, l’ideale è mantenerla intorno ai 21 gradi. Temperature più fredde, dai 14-15 gradi in giù, infatti, possono alterare il sonno aumentando i tempi impiegati per addormentarsi. Inoltre, il freddo eccessivo tende a diminuire il sonno Rem (quello dei sogni), durante il quale fisiologicamente non entra in azione in sistema di termoregolazione dell’organismo. Anche l’eccessivo calore pregiudica il sonno, poiché tende a diminuire le fasi di sonno lento e profondo, ovvero quelle che danno il maggior ristoro fisico.


Umidità. Nella stanza da letto è fondamentale mantenere una buona umidificazione (tra il 50 e il 60%). L’aria troppo secca, infatti, irrita la gola, i bronchi e i polmoni, favorendo faringiti, tracheiti e malattie infettive. Per evitarlo, basta utilizzare le apposite vaschette d’acqua da posizionare nei caloriferi o ricorrere all’umidificatore. 

Igiene. Se quella personale è scontata, nemmeno quella del letto va trascurata. Attenzione quindi alla buona manutenzione di materassi, cuscini e biancheria, che possono diventare un ricettacolo di germi, acari, funghi e muffe. L’ideale è ricorrere agli appositi materiali allergenici, lavandoli con frequenza. Il materasso, poi, deve adattarsi alla forma del corpo (né troppo rigido, nè troppo morbido). Infine, meglio non rinunciare al cuscino, che dovrebbe essere usato per mantenere la testa solo leggermente rialzata.

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