Sanihelp.it – Dormire potenzia la risposta immunitaria che, una volta attivatasi, fa dormire più a lungo, rendendo però il sonno anche più frammentato. Ma perché il sonno si modifica quando l’organismo deve combattere un’infezione? Se lo sono chiesto Luca Imeri, della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano, e Mark Opp, della Facoltà di Medicina dell’Università del Michigan, Stati Uniti, in un articolo che apparirà sul numero di marzo di Nature Reviews Neuroscience.
Sonno e risposta immunitaria sono legati da una stretta relazione reciproca dalla quale dipendono, per esempio, la sonnolenza che accompagna un episodio influenzale o la ridotta efficacia di una vaccinazione in caso di riduzione del sonno nel periodo della vaccinazione stessa.
Un ruolo chiave nel legare sonno e risposta immunitaria, spiegano i due ricercatori, lo giocano molecole come l’interleuchina-1 e altre citochine, indotte dall’attivazione immunitaria. In passato si riteneva che l’interleuchina-1 fosse un prodotto del sistema immunitario, attiva sostanzialmente solo a questo livello; oggi sappiamo invece che è prodotta, presente e attiva anche a livello cerebrale, sia in condizioni di normalità, sia di malattia.
Le ricerche guidate da Luca Imeri e Mark Opp nell’arco di un decennio hanno dimostrato che l’interleuchina-1 agisce direttamente sui neuroni che regolano il sonno e i neurotrasmettitori – come la serotonina – usati dai neuroni per comunicare tra loro.
I due ricercatori avanzano l’ipotesi che le modificazioni del sonno indotte dall’attivazione immunitaria servano allo sviluppo della risposta febbrile, che a sua volta aiuta l’eliminazione dell’agente infettivo.
Il sonno coinvolge tutte le funzioni di un organismo, dalla regolazione della pressione arteriosa alla modulazione della risposta immunitaria, ma è un fenomeno prettamente cerebrale: ha origine cerebrale, è controllato lì ed è il cervello ad avvantaggiarsene maggiormente. Il sonno, a sua volta, risente di quello che avviene nell’organismo, compresa una risposta immunitaria, così come del nostro benessere – o malessere – mentale e psicologico. La relazione tra sonno, funzionalità immunitaria e stato psicofisico dell’organismo ci parla della stretta relazione esistente tra mente, cervello e corpo.