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Malattie reumatiche: poca attenzione ai malati

Sanihelp.it – «Le malattie reumatiche sono malattie fortemente invalidanti che colpiscono oltre 5 milioni di italiani, per le più importanti delle quali oggi disponiamo di terapie efficaci e innovative in grado di controllare la progressione della malattia e bloccare il danno articolare», spiega il professor Giovanni Minisola, presidente della Società Italiana di Reumatologia e Primario della Divisione di Reumatologia dell’Ospedale San Camillo di Roma.


«Oltre a restituire funzionalità e a normalizzare la qualità della vita al malato, l’accesso a trattamenti efficaci rappresenta un’opportunità straordinaria in termini di ricadute positive sia economiche che sociali. Nel caso dell’artrite reumatoide, per esempio, è stato calcolato che in Italia il costo annuo assistenziale dei malati è di circa 3.3 miliardi di euro e che il 70% di tale cifra dipende dai costi indiretti, legati essenzialmente all’impossibilità di lavorare.

Intervenire efficacemente vuol dire ridurre l’intervallo di tempo che generalmente intercorre tra la comparsa dei primi sintomi e la diagnosi, intervallo che per alcune malattie, come la spondilite anchilosante, può essere anche di molti anni.

Purtroppo, oggi occorre constatare che c’è scarsa attenzione nei confronti dei problemi che le malattie reumatiche creano. Un riferimento specifico deve essere fatto ai farmaci biologici il cui impiego, quando necessario, non deve subire restrizioni economiche perché assicura nel medio e lungo termine un risparmio considerevole. È necessario, inoltre, rafforzare la rete assistenziale specialistica».

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