Sanihelp.it – Avete presente le disavventure di Fantozzi in campeggio? Ebbene, possono capitare anche nella vita reale, soprattutto se si campeggia fuori dalle aree attrezzate e autorizzate. Il che capita sempre più spesso a trekkers e cicloturisti alle prese con la loro agognata vacanza avventurosa.
Per evitare brutte sorprese è importante ricordare che il campeggio occasionale deve avvenire nel rispetto della proprietà privata e dei divieti imposti dalle autorità locali competenti.
In particolare non si può campeggiare nei centri abitati, in prossimità dei cimiteri, vicino a strade comunali o provinciali e lungo i corsi d’acqua o in aree a rischio idrogeologico.
Ecco allora dieci regole di buon comportamento per chi campeggia nella natura.
1. Non sporcare l’ambiente e riportare l’immondizia a casa o al primo contenitore per rifiuti
2. Lasciare il luogo sempre identico a come lo si è trovato
3. Evitare rumori e suoni molesti, che disturbano gli animali selvatici e coloro che cercano la quiete immersi nella natura
4. Fare i propri bisogni lontano dalla zona dei campeggiatori
5. Rispettare tutti gli animali e insetti, tenere sempre chiusa la tenda, almeno con la zanzariera per evitare visitatori indesiderati
6. Al mattino evitare di svegliare i vicini di tenda, se ci sono, parlando a voce alta o sbattendo cucchiaini e tazzine
7. Non danneggiare alberi o piante e non raccogliere fiori protetti. Nell’appendere un’amaca assicurarsi che il ramo possa reggere il peso senza soffrire
8. Se serve la legna per il fuoco, raccogliere quella secca al suolo senza spezzare rami o radici
9. Se si accende un fuoco, bisogna farlo solo dove consentito o dove è già stato fatto un altro fuoco
10. Non allontanarsi e non abbandonare il fuoco con la brace ancora calda, ma spegnerlo con sabbia o meglio ancora con acqua
