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Problemi di udito: arriva l’impianto a conduzione ossea

Sanihelp.it – Il 10% della popolazione soffre di riduzione della capacità uditiva. In Italia ci sono 7 milioni di persone che hanno problemi di udito.
Il trend è in aumento e si prevede un incremento del 4% – 6 % ogni anno.


La multinazionale Cochlear ltd, che ha realizzato e brevettato l’impianto cocleare o orecchio bionico, ha concepito un altro dispositivo biomedicale, il Sistema Baha, la soluzione più tecnologicamente avanzata per le sordità monolaterali, le perdite di udito miste e trasmissive fino a 65dB, a disposizione da oggi anche in Italia presso le più avanzate strutture di otorinolaringoiatria.

In una recente ricerca, a 970 pazienti, affetti da SSD, è stato chiesto di descrivere i loro sintomi e come questi sintomi influenzassero la loro vita. Circa metà degli intervistati hanno sperimentato difficoltà per strada, non riusciva a interagire in un gruppo, sentendosi socialmente escluso. Il 41% aveva difficoltà a usare il telefono; per il 39% il lavoro risultava molto più difficile.
Agli stessi pazienti è stato illustrato il sistema Baha: l’80% degli intervistati ha dato un giudizio molto positivo e più del 50% ha chiesto di provarlo. Per l’80% il sistema Baha li avrebbe aiutati a riprendere la loro vita sociale.

L’ultimo nato della generazione Baha si chiama Baha® BP100. Sfrutta il principio della conduzione ossea che garantisce una resa acustica elevata.
Si tratta di un sistema semi impiantabile per ipoacusie trasmissive o miste diretto a portatori di patologie croniche come otiti esterne o medie croniche, e in genere a tutti quei pazienti nei quali la chirurgia non abbia dato risultati soddisfacenti, a pazienti portatori di malformazioni congenite dell’orecchio esterno e medio, oltre alle sordità neurosensoriali monolaterali per cause eterogenee tra loro come traumi, sordità improvvise o autoimmuni, infezioni, morbillo, sindrome di Menière, o cause legate a interventi chirurgici come l’asportazione del neurinoma del nervo acustico. Tutti pazienti in cui la protesizzazione acustica convenzionale per via aerea e ossea non può essere impiegata.

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