Sanihelp.it – Poche le novità per la terapia dell’obesità. Ancora una volta viene ribadita l’importanza di cibi più salutari, nuovi stili di vita e una maggiore informazione; ma nonostante il rapido avanzamento delle conoscenze sulla fisiopatologia, la genetica e i fattori ambientali, per la terapia non c’è nessuna svolta sostanziale.
Ad affermarlo Renato Pasquali, direttore dell’Unità operativa di Endocrinologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi a Bologna, nel corso del Congresso nazionale di endocrinologia in corso a Sorrento: «L’impatto dei fattori ambientali è talmente evidente da ritenere che fattori epigenetici, più degli stessi geni, possano avere un ruolo ben più rilevante. La prevenzione è il sogno di molti ma presenta evidenti aspetti di difficile applicabilità, senza un coinvolgimento adeguato delle organizzazioni politico-sanitarie e un cambiamento radicale degli stili di vita, in particolare nella prima infanzia se non addirittura nel periodo fetale. Nei Paesi anglosassoni informare i consumatori sull’uso di cibi più salutari ha incominciato a dare i primi risultati, in particolare nei bambini».