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Ancora un rito di iniziazione

Prima volta

Sanihelp.it – Nell’antichità, e ancora oggi presso alcune tribù del mondo, il momento della perdita della verginità assumeva un valore di iniziazione, cioè di passaggio dalla fase infantile a quella adulta e spesso per questo avveniva attraverso un rituale.


Per i giovani adolescenti italiani non sono previsti rituali di sorta, ma non per questo il primo rapporto ha perso il suo valore di iniziazione. «La prima esperienza sessuale ha un valore incredibile dal punto di vista psicologico: rappresenta la prima vera affermazione dell’Io del giovane» spiega a Sanihelp.it il dottor Massimo Sher, medico sessuologo a Milano.

Il sesso non è mai una cosa banale e va oltre il semplice e meccanico atto fisico: «Scegliere di dare il via alla propria vita sessuale completa implica necessariamente una affermazione della propria esistenza, svincolata da quella dei genitori» continua Sher.

E infatti, la perdita della verginità rientra in una di quelle esperienze che solitamente si prendono senza consultare mamma e papà che, nella maggior parte dei casi, vengono tenuti completamente all’oscuro anche successivamente.

«Per questo assumono molta importanza le motivazioni che spingono al primo rapporto sessuale ma anche quelle che, al contrario, lo frenano. È fondamentale che la scelta, quale che sia, derivi da una riflessione di entrambi i partner, e non sia frutto di un “ricatto” o di pressioni interne o esterne alla coppia» conclude il sessuologo.

L’iniziazione, quindi, non sta semplicemente nel decidere di fare l’amore per la prima volta, ma piuttosto nel decidere se farlo o meno in piena autonomia.

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