Sanihelp.it – Italiani rimandati alla prova del sorriso sano: hanno scarsa conoscenza delle regole e delle pratiche quotidiane che garantiscono la salute del cavo orale e prevengono la carie. Le conseguenze? Smalto rovinato e macchiato, aumento delle carie e delle malattie parodontali, alitosi.
A confermarlo la prima indagine condotta su mille italiani di età compresa fra i 20 e i 69 anni, che ha rivelato come quasi il 60% non si reca mai dall’igienista dentale e il 18% vi si reca una sola volta all’anno. Solo il 20% effettua correttamente due sedute all’anno.
L’82% preferisce il vecchio spazzolino a quello elettrico, eludendo le raccomandazioni delle Linee Guida del Ministero della Salute che promuove invece lo spazzolino elettrico.
Scarsa anche la conoscenza dell’igienista dentale: solo il 40% identifica il proprio igienista dentale come la figura professionale che può e deve occuparsi della propria bocca. Qui il rapporto con il proprio igienista è eccellente, vengono infatti seguiti i consigli dello specialista.
Per esempio, il 5% degli intervistati ha scelto di smettere di fumare sotto consiglio del proprio igienista, una percentuale rilevante se si considera il fatto che l’abitudine al fumo nel 2011 è cresciuta di un punto percentuale, raggiungendo valori del 22,7% di popolazione tabagista.
Unico dato negativo: dal momento che questi argomenti vengono considerati scelta personale, solo nel 40% dei casi viene consigliato a parenti e amici di sottoporsi a sedute di igiene orale.
Dall’indagine sono emerse anche importanti differenze regionali: al Sud si concentra la percentuale di intervistati che non si recano mai dal dentista/igienista per una seduta d’igiene orale o che sono restii a passare da uno spazzolino manuale a uno elettrico per ragioni economiche e di scarsa informazione.
L’indagine sviluppata da Datanalysis è stata presentata dall’Associazione Igienisti Dentali Italiani, AIDI, in collaborazione con Professional Oral Health Procter&Gamble.