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Sesso k.o.? Serve il medico tutor

Sanihelp.it – Un uomo su due con disfunzione erettile, se lasciato solo entro poche settimane dall’inizio della terapia, abbandona la cura quotidiana con i farmaci. Se invece il medico diventa il tutor ufficiale della sessualità dei propri pazienti, la guarigione è possibile per la maggioranza di loro: lo dimostra uno studio su circa 1.000 uomini in terapia con tadalafil.


L’86% non abbandona la terapia e la prosegue per un periodo maggiore di 6 mesi se viene seguito e sostenuto dal medico; la percentuale dei malati che ha riportato un significativo miglioramento dell’attività sessuale supera l’80%.

Cresce così la possibilità di risolvere non solo i sintomi della disfunzione erettile, ma anche i disturbi urinari correlati all’ingrossamento della prostata, che si manifestano nel 50-70% dei malati. 

Esiste ancora un’ampia fascia di uomini che tace, cercando di risolvere il problema con il fai da te: su circa 3 milioni di italiani affetti da disfunzione erettile, meno di un milione risulta in terapia ufficiale. L’errore peggiore è l’auto somministrazione dei farmaci, ancor più se si sceglie di affidarsi a prodotti acquistati sul web, 

Secondo lo studio con tadalafil se i pazienti vengono coinvolti attivamente dal medico nella scelta di cura e vengono seguiti assiduamente, oltre il 90% risolve i sintomi dell’impotenza, ma la maggioranza vede sparire anche i fastidiosi segni dell’ipertrofia prostatica benigna.

Tadalafil infatti permane in circolo molte ore e con una pillola al giorno, assunta a orario fisso in un dosaggio di 5 milligrammi, si ottiene una concentrazione stabile nel sangue

In questo modo si ripristina la normalità della vita sessuale: non è necessario programmare i rapporti come accade con le altre pillole. Inoltre, spesso le terapie per l’ipertrofia prostatica benigna possono avere conseguenze negative sulla vita sessuale, come per esempio disturbi dell’eiaculazione. Con tadalafil questi problemi non ci sono. 


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