Sanihelp.it – A volte, si sa, la memoria degli anziani fa cilecca. La chiave, secondo un team di ricercatori dell’Universita della California a Berkeley, sta nel fatto che con gli anni diventa difficile cancellare informazioni irrilevanti e foriere di distrazioni, e questo rende difficile fissare nella memoria nuovi dati.
Durante lo studio alcuni soggetti, giovani (tra i 19 e i 30 anni) e anziani (60-77 anni), sono stati sottoposti a risonanza magnetica mentre guardavano immagini e volti, con l’istruzione di ricordare le immagini ignorando i volti o viceversa.
Per ricreare le immagini, sia giovani che anziani intensificavano l’attività di un’area del cervello, il giro paraippocampale/linguale sinistro, che normalmente elabora le scene.
Ma quando si chiedeva di ignorare le immagini e ricordare i volti, i giovani reagivano immediatamente riducendo l’attività in quell’area cerebrale, mentre gli anziani no.
Questo, spiegano gli autori, indica un deficit nell’eliminare informazioni non necessarie per raggiungere un obiettivo.
Tuttavia alcuni anziani hanno mostrato deficit di memoria nettamente inferiori alla maggioranza, e ora gli studiosi sono al lavoro per capirne il motivo.