Sanihelp.it – Troppo alcol fa male al fegato? Sì, ma chi pensa che la cirrosi epatica sia da mettere esclusivamente sul conto della bottiglia si sbaglia di grosso. In quasi due casi su tre, la cirrosi è la conseguenza di un’epatite virale.
In Italia infatti le epatiti da virus B e C sono responsabili di circa il 60% delle patologie epatiche croniche, contro il 20% dei casi legati all’abuso alcolico e una percentuale modesta, ma in aumento, di casi dovuti a un danno metabolico causato da obesità o diabete.
La cirrosi epatica affligge attualmente almeno un milione di italiani. E il 3% di loro, ogni anno, evolve verso il cancro del fegato, con una sola via d’uscita: il trapianto. Ma sapere quante sono le persone affette da questa malattia non è facile, perchè, in molti casi, essa decorre senza sintomi per molto tempo e spesso viene individuata per caso, durante un esame di routine.
Superata una determinata soglia di danno epatico, però, la cirrosi può degenerare in emorragia esofagea, provocata dalla rottura delle varici. E la maggior parte di questi pazienti non ha ricevuto alcuna terapia per prevenire questa conseguenza.
Ma le emorragie esofagee si possono prevenire, con farmaci che agiscono sul sistema cardiovascolare, i beta-bloccanti, efficaci nel prevenire il sanguinamento delle varici esofagee che si sviluppano nella cirrosi epatica. Ma bisogna migliorare l’aderenza dei pazienti alla prescrizione.