Sanihelp.it – Quante volte d’estate abbiamo alzato gli occhi al cielo rapiti dai colori delle vele che volteggiavano nel cielo: era il kitesurf, una splendida disciplina che ha conquistato tanti lungo la penisola.
Il cielo d’inverno non voleva essere da meno e allora ecco sulle nostre nevi l’arrivo dello snowkite.
Già da qualche anno il mondo della neve sta subendo una rivoluzione, i classici sci e le classiche discese vengono affiancati da nuove tecniche e nuove esperienze che danno vita ad attraenti ibridi sportivi.
E così con lo snowkite sulle nevi fa irruzione la vela.
Il principio è lo stesso del kitesurf: l’atleta impugna una barra con la quale manovra la vela, gonfiata dal vento; ed è proprio il vento il vero motore di questa disciplina. La superficie dell’ala è fondamentale perché stabilisce la trazione e infatti le dimensioni delle vele variano a seconda del grado di esperienza e di abilità tecnica dello sportivo: si inizia con pochi metri quadrati e poi si aumenta.
Ma dove si pratica? Unico tabù le piste. Lo snowkite infatti qui è vietato. Si può partire da un terreno pianeggiante e poi, sfruttando il vento, risalire la montagna, sfidando dislivelli e pendenze.
Una volta giunti in cima si può scegliere di scendere seguendo l’aquilone oppure di affidarsi solamente agli sci o allo snowboard, che sono fondamentali da avere ai piedi. A questo va aggiunto un caschetto di protezione.
In Italia è arrivato dalla Francia e dalla Svizzera e già si pratica sul Monte Bianco, sul Monte Rosa, in Val di Fassa e sull’Appennino abruzzese.
Come abbiamo ricordato molte volte non basta l’entusiasmo e la curiosità: per provare è meglio affidarsi a qualche scuola, evitate di improvvisare.