Sanihelp.it – Alla vigilia degli Europei di calcio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute lanciano un’allerta a tifosi e sportivi che si recheranno in Austria per prendere parte all’evento.
I recenti focolai epidemici di morbillo notificati nel Paese e nella vicina Svizzera richiedono infatti misure preventive particolari. Se ne è parlato ieri, a Milano, nel corso dell’ormai tradizionale incontro della SIMVIM, Società italiana per la medicina dei viaggi e delle migrazioni, in vista dell’estate.
«Dall’inizio del 2008 i focolai di morbillo in Austria sono in aumento, soprattutto nella regione della nord Renalia – ha spiegato Emanuela Zamparo, presidente della SIMVIM e direttore del Dipartimento di prevenzione ASL 6 del Friuli occidentale – E il sovraffollamento degli stadi rappresenta un ulteriore fattore di rischio. Pertanto il vaccino trivalente per morbillo, parotite e rosolia è consigliato a tutti i tifosi che non sono immuni dalla malattia, ovvero che presentino certificazione incompleta per due dosi. In particolare, la vaccinazione è consigliata soprattutto per le persone di età compresa tra i 15 e i 30 anni, e per i bambini con più di 12 mesi».
Il morbillo, però, non è l’unico pericolo che rischia di rovinare la salute e la vacanza dei tifosi in trasferta. L’Austria infatti è un paese endemico per la meningoencefalite da zecche (TBE), e il rischio di contrarre la malattia è amplificato dalle numerose possibilità di svago all’aria aperta offerte dalla bellezza paesaggistica del luogo. Pertanto, oltre a rispettare le buone norme di prevenzione durante le gite nella natura, la vaccinazione anti TBE è fortemente raccomandata a tutti coloro che parteciperanno a vario titolo agli Europei di calcio 2008.