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Allarme piercing: in arrivo normativa ad hoc

Sanihelp.it – Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali corre ai ripari dopo il caso della trentenne di Merano finita in coma dopo aver sottovalutato l’infezione provocata da un piercing al sopracciglio.


Da Roma le Regioni sono state invitate ad assumere provvedimenti coerenti con la circolare ministeriale del 7 aprile 1999 in materia di tatuaggi e piercing.
L’Atto, diretto alle Regioni e all’Associazione dei tatuatori, prevede l’attivazione di corsi di formazione obbligatori per coloro che praticano tali attività nonché l’adozione di tutte le misure di igiene e profilassi necessarie.
Inoltre, la Circolare ministeriale dispone la necessità di una specifica autorizzazione della competente Asl per coloro che effettuano tali procedure che, comunque, non possono essere eseguite sui minori, eccezion fatta per il piercing sul lobo dell’orecchio che può essere eseguito con il consenso dei genitori.

La Circolare sconsiglia la pratica del piercing su parti anatomiche la cui funzionalità potrebbe risultare compromessa come ad esempio palpebre, labbra, lingua, seno, apparato genitale ecc.

Il Ministero rende noto di aver affidato al proprio Ufficio legislativo l’incarico di valutare l’opportunità di promuovere una legislazione nazionale che fissi principi e criteri per l’esercizio di questo tipo di attività.

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