Sanihelp.it – Sono sempre di più gli italiani che scelgono la psicologia per risolvere i loro problemi. Il 35% dei pazienti che si presentano dal medico di famiglia ha bisogno di un sostegno psicologico. In risposta a questa domanda si è registrato, tra il 1994 e il 2008, un incremento del 198% degli psicologi. In aumento anche il numero di studenti in psicologia, che ha raggiunto più di 68.000 iscritti nel 2007, per una crescita percentuale del 25% rispetto al ’98.
Gli psicologi europei risultano essere circa 200.000; di questi, ben 70.000 sono italiani. In altre parole uno psicologo europeo su tre è italiano. Alla maggiore presenza dei professionisti sul territorio non è corrisposta l’istituzione di uno psicologo di base quale referente locale per la promozione del benessere psicologico e l’individuazione precoce dei fenomeni di disagio come il branco, il bullismo, oltre che episodi di intolleranza e razzismo. L’Ordine degli psicologi denuncia da anni questa carenza.
Altro nodo centrale per l’Ordine è l’esigenza di servizi di psicologia scolastica. Le problematiche scolastiche più rilevanti, secondo i dati raccolti dall’Ordine, in collaborazione con gli Istituti Regionali per la Ricerca Educativa, riguardano principalmente lo scarso impegno nello studio e la mancanza di attenzione durante le lezioni (3,5%), le difficoltà di relazione che spesso si riscontrano tra il corpo docente (3,3%), gli alunni con necessità didattiche particolari (3,15%), le difficoltà di tipo organizzativo provocate dalle continue innovazioni e riforme (3,03%), infine i comportamenti aggressivi e violenti degli alunni (3,01%).
L’attenzione degli psicologi negli ultimi tempi, inoltre, si è fortemente concentrata su una emergenza di stringente attualità: il panico da crisi economica. Ansia, mal di testa e problemi alimentari sono solo alcuni dei disturbi causati dalla crisi che spinge gli italiani a chiedere aiuto ai professionisti della psiche.
A mettere in difficoltà sono soprattutto la precarietà, sia in campo economico che lavorativo, la percezione di un futuro incerto, la mancanza di possibilità di costruire una famiglia o di avere un’abitazione e una politica che non dà senso di solidità. In questo ambito molto interesse stanno suscitando gli studi sulla resilienza, cioè sulla capacità di resistere e reagire positivamente a situazioni traumatiche.
Le evidenze scientifiche prodotte in questi anni, inoltre, mostrano come lo stress attivi processi in grado di alterare gli equilibri psicologici e comportamentali dell’individuo compromettendone anche la produttività sui luoghi di lavoro. Questo tema si collega strettamente alla sicurezza sui luoghi di lavoro e ai numerosi casi di morti bianche. L’attribuzione allo psicologo in materia di valutazione dello stress lavorativo diventa un’esigenza.
Un altro diffuso fenomeno è lo stalking, molestie soft che possono sfociare nella violenza fisica. Gli psicologi possono offrire opportunità di ascolto e assistenza anche legale alle vittime, oltre che fornire supporto psicologico agli stalker stessi. In tutto il Paese sono già molte le iniziative anti-stalking avviate dagli psicologi per prevenire e contenere il fenomeno, tramite anche una campagna di sensibilizzazione nelle scuole medie e nei licei.
Non manca poi l’attenzione degli psicologi per un’altra emergenza: la dipendenza da gioco d’azzardo. La dimensione del gioco è ribaltata in un comportamento distruttivo, il gioco diviene un bisogno irrefrenabile e incontrollabile al quali si accompagna una forte tensione emotiva e un’incapacità di ricorrere a un pensiero riflessivo e logico. Le fasce più a rischio sembrano, tra le donne, le casalighe e le lavoratrici autonome tra i 40 e i 50 anni e, tra gli uomini, i disoccupati o i lavoratori autonomi che hanno un frequente contatto con il denaro e con la vendita e un’età intorno ai 40 anni.