Sanihelp.it – Un test di diagnosi molecolare che non ha solo il pregio di individuare in un paio di ore malattie infettive invasive batteriche quali meningiti e polmoniti, ma diventa un vero e proprio osservatorio epidemiologico sui sierotipi di pneumococco presenti nella popolazione pediatrica. È il significativo risultato presentato in occasione del Congresso della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) di Firenze.
Il test di diagnosi molecolare scoperto, sviluppato e brevettato all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, ha permesso di fotografare quali agenti batterici sono presenti con maggiore frequenza. Oltre a tutti quei sierotipi che possono essere contrastati con efficacia dai vaccini ora a disposizione di tutti, la loro ricerca ha evidenziato in modo chiaro anche la presenza frequente di altri sierotipi di pneumococco, al momento non contrastati dai vaccini oggi disponibili.
Questo test sta consentendo alla ricerca scientifica e all’industria farmaceutica italiana di sviluppare e molto presto di mettere in commercio vaccini davvero mirati.
Quali sono dunque quei sierotipi che finora sono sfuggiti alla prevenzione? Prima di tutti il sierotipo 1, estremamente ricorrente in molti tipi di polmoniti, seguito dal 19A, che non solo causa polmoniti e meningiti, ma spesso è anche resistente agli antibiotici, e altri ancora.
Il nuovo test, basato sulla biologia molecolare, è di rapida esecuzione, ha una sensibilità più elevata rispetto ai metodi colturali, si esegue direttamente su campioni biologici come il sangue, dà il risultato in tempo reale e permette di intervenire con una terapia antibiotica sia in caso di meningiti, sia in caso di altre gravi patologie come le polmoniti.