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Epatite c: nuova terapia per inibire il virus

Terapia

Sanihelp.it – Sono più di 170 milioni le persone che nel mondo soffrono di epatite c, una malattia causata da infezione cronica da HCV. L’epatite c colpisce il fegato ed è una delle principali cause di tumore a quest’organo.


L'HCV si trasmette attraverso il contatto con il sangue infetto e non è ancora disponibile un vaccino per prevenirla. Spiega Francois Jean, docente del Dipartimento di Microbiologia e Immunologia e direttore Scientifico del Fondo per le Malattie Infettive e della Ricerca Epidemic: «Quando l'HCV infetta una persona, ha bisogno di piccole porzioni di grasso nel fegato per formare nuove particelle virali e questo processo provoca l'accumulo di grasso nel fegato e porta alla fine alla disfunzione cronica dell'organo. L'HCV è inoltre in costante mutamento, ciò rende difficile lo sviluppo di terapie antivirali che riescano a colpire il virus. Così abbiamo deciso di adottare un nuovo approccio sviluppando un inibitore che riduce la dimensione delle porzioni di grasso ospitate nelle cellule epatiche per fermare l'insediamento e il moltiplicarsi dell'HCV verso le altre cellule. Il nostro approccio vuole bloccare il ciclo di vita del virus in modo che non possa diffondersi e causare ulteriori danni al fegato».

Questo nuovo approccio per contenere la replicazione dell'HCV potrebbe tradursi in terapie utili a fronteggiare altre patologie legate a virus, come quello della dengue.

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FonteAgi

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