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Il 48% degli italiani ha un secondo lavoro

Sanihelp.it – Il 48% degli Italiani ha una seconda fonte di reddito. Arrivare a fine mese è la motivazione principale che spinge alla ricerca di un doppio reddito, mentre i nostri cugini europei cercano una seconda entrata per finanziare viaggi, istruzione e altre spese non fondamentali. Una scelta, quella della seconda occupazione, che il 79% degli Italiani raccomanderebbe a parenti e amici. La crisi sembra stimolare l’attitudine imprenditoriale degli italiani: il 56% dichiara di aver considerato l’idea di aprire un’attività in proprio. 
 
Questi alcuni dei dati emersi dalla ricerca che Herbalife, multinazionale che opera nel settore della nutrizione e nelle vendite dirette, ha realizzato nei mesi scorsi in 10 Paesi dell’Unione. 
 
Il Paese in cui si riscontra la percentuale più alta di persone con un doppio lavoro è la Polonia, con l’81%, seguita da Slovacchia (67%), Repubblica Ceca (66%) e Spagna (53%). L’Italia si attesta in quinta posizione seguita da Regno Unito (46%), Romania (45%), Paesi Bassi (39%). Germania (29%) e Francia (25%).
 
L’80% degli intervistati ritiene però che nel nostro Paese non ci siano sufficienti opportunità per chi voglia intraprendere una seconda attività (è la percentuale più alta in Europa). Al contrario, la Germania è il Paese in cui si registra una maggiore fiducia.
 
Edilizia (26%), libera professione (21%), turismo (16%) sono i settori prevalenti nei quali gli europei cercano un secondo lavoro. Il lavoro manuale è diffuso soprattutto nell’Europa orientale, mentre le occupazioni nel settore alberghiero sono più comuni nel Regno Unito e nei Paesi Bassi. La vendita al dettaglio, la vendita diretta e le attività amministrative garantiscono un reddito extra al 10-12% degli intervistati.
 
La vendita diretta ha fatto registrare un aumento significativo in Italia nel corso dell’ultimo decennio. Il settore è infatti cresciuto del 170% fra il 2002 e il 2011 e il numero degli addetti ha segnato un incremento del 146%. Non sorprende che gli italiani siano fra i cittadini europei quelli che si sentono più a loro agio nel vendere prodotti ad amici e familiari. Il 40% sostiene inoltre di conoscere persone che hanno raggiunto il successo grazie alla vendita diretta.
 
Alla domanda: «Ha mai intrapreso un secondo lavoro al di fuori del suo impiego consueto?», ha risposto sì il 60% degli uomini contro il 40% delle donne.
L’Italia è il Paese con la percentuale più bassa di donne che hanno svolto almeno due lavori contemporaneamente nell’arco della loro vita. Tra i Paesi che registrano un risultato di segno opposto troviamo Slovacchia e Regno Unito.


Se lo stipendio è ancora il fattore che influenza maggiormente nella scelta di un lavoro (citato dal 64% degli italiani e dal 63% degli europei), al secondo e terzo posto gli europei citano l’orario flessibile (rispettivamentte, 45% e 48%) e opportunità di formazione e sviluppo professionale (44% e 46%).

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