Sanihelp.it – Uno studio pubblicato sulla rivista Psychology of Aesthetics, Creativity, and the Arts è andato ad indagare se è possibile trovare un legame fra le attività scelte dai ragazzi americani come pomeridiane e la propensione alla depressione.
Gli autori dello studio hanno utilizzato i dati provenienti dall' U.S. Longitudinal Survey of Youth relativo a 2482 studenti di 15-16 anni che hanno fornito precise informazioni circa le attività extracurricolari che avevano scelto di seguire durante il pomeriggio; questi ragazzi hanno riferito anche circa la loro propensione a sentirsi tristi o depressi o semplicemente di chiudersi in se stessi.
I ragazzi hanno dichiarato di essere impegnati in scuola di teatro, ballo, pittura, canto, recitazione oppure di essere impegnati in una qualche attività sportiva.
Dall’analisi di questi dati è emerso che i ragazzi più propensi alla depressione sono stati quelli impegnati nelle attività artistiche, mentre quelli meno tristi sono risultati i ragazzi impegnati esclusivamente nello sport.
Gli autori dello studio tengono a sottolineare che non esiste il binomio artista-depressione, ma sottolineano come spesso chi ama determinate attività sia più introverso rispetto a chi si dedica, per esempio, ad uno sport di squadra: questo studio vuole essere uno spunto per seguire con maggiore attenzione da parte di famiglia e istituzioni i ragazzi più sensibili e più inclini ad alcune forme artistiche in modo da colmare le loro vulnerabilità talvolta connesse con una personalità molto sensibile perché amante di determinate discipline.