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In Italia, cucina nostrana batte ristorante etnico

Sanihelp.it – Secondo l'ultimo sondaggio di Poinx, società specializzata nel social shopping di prossimità, nonostante la grande diffusione nella Penisola di ristoranti dai sapori esotici, gli italiani continuano a preferire i piatti della cucina nazionale. In pole position le cene di pesce, seguite da quelle a base di carne e dai menù legati alle tradizioni regionali. 
 
Tra le cucine regionali preferite svetta, con il 26% dei coupon acquistati, quella emiliano-romagnola, in particolare con crescentine, tigelle e gnocco fritto, seguita con il 9% dal menù tipico romano e da quello toscano; il 7% di coupon, invece, sono acquistati dagli estimatori della cucina siciliana e di quella pugliese, trionfo di sapori e colori mediterranei. 
 
La gastronomia etnica vanta, comunque, un discreto seguito di appassionati anche tra i connazionali: fajitas, sashimi, moussakà, paella, taijne, felafel, noodles piacciono agli abitanti del Bel Paese, che apprezzano sempre più la raffinata arte culinaria giapponese, cedono volentieri alla tentazione di sperimentare le abitudini alimentari del continente africano o amano stuzzicare il palato con piccanti aromi messicani. 


In particolare, è la cucina asiatica a conquistare il favore maggiore: il 50% di chi mangia etnico, infatti, sceglie con frequenza cene fusion o a base di sushi; il 16% preferisce i piatti calienti del Sudamerica; l’11%, ammaliato dagli odori e dai sapori speziati del mondo arabo, non sa resistere al fascino della cucina medio-orientale; l’8% opta per il gusto genuino e intenso della cucina spagnola; un 5% ordina menù indiani e messicani, mentre riscuotono minor successo i piatti greci, eritrei e russi. 

L’indagine rivela che nel corso del 2013 il 38% degli italiani ha mangiato al ristorante in occasione di una speciale ricorrenza della coppia; il 25% ama sperimentare situazioni nuove e insolite con gli amici e ha deliziato il palato con i sapori antichi di una cena medievale o mettendo alla prova le proprie doti investigative in una cena con sapori antichi o mettendo alla prova le proprie doti investigative in una cena con delitto. Il 19% ha infine preferito onorare le festività di Pasquetta, Capodanno e Ferragosto concedendosi un ricco menù a la carte.
 
La classifica rivela che Roma è la città dove nello scorso anno si è speso di più per cenare fuori casa. Bologna si colloca al secondo posto e si aggiudica il titolo di città gastronomicamente più multietnica d’Italia. Milano guadagna la terza posizione. Quarta in graduatoria è Napoli. Anche a Torino, quinta nel ranking, risulta particolarmente apprezzato il pesce. In sesta posizione troviamo Caserta, poi Modena, Bari e Verona. Chiude la graduatoria Palermo, dove trionfa ancora una volta la cucina marinara

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FontePoinx

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