Sanihelp.it – Aumento di peso improvviso, problemi ormonali, irsutismo e perdita dei capelli potrebbero essere sintomo di una rara patologia dovuta all’eccesso di cortisolo nel sangue: la sindrome di Cushing.
Nel 90% dei casi questa sindrome è dovuta a un piccolo tumore ipofisario, che causa l’eccesso di adrenocorticotropina (ACTH), ormone che stimola le ghiandole surrenali a produrre cortisolo, che si presenta nell’organismo in quantità molto maggiori rispetto alla normalità.
La malattia di Cushing spesso passa inosservata e ancora non è stata inserita nella lista delle malattie rare riconosciute dal Ministero della salute.
Colpisce generalmente giovani donne tra i 20 e i 30 anni che presentano un aumento di peso caratteristico (il grasso corporeo aumenta sulla linea dell’ombelico, sul volto e dietro il collo) e un assottigliamento di gambe e braccia. Nei casi più gravi la sindrome si accompagna a diabete e ipertensione.
Una volta individuato il tumore, esso deve essere eliminato da un neurochirurgo specializzato. Quando però il medico non conosce la patologia il malato può dover attendere anche 5 anni per la diagnosi, con il rischio di aggravare la situazione.
Oggi i malati possono contare su numerosi centri specializzati ed esiste una terapia farmacologica, pasireotide, in grado di ridurre il cortisolo in eccesso.
In Italia è inoltre attiva un’associazione che promuove la conoscenza della patologia e offre supporto ai malati (Associazione Nazionale Italiana Patologie Ipofisarie).