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Pomodori riciclati come materiali per le auto

Sanihelp.it – Pomodori e auto non hanno apparentemente molto in comune, ma la collaborazione tra Ford Motor Company e H.J. Heinz Company esplora la possibilità di questo innovativo accostamento a vantaggio dell’ambiente. 
 
I ricercatori hanno sviluppato un metodo per ricavare bioplastiche dalle fibre del pomodoro, per incrementare l’utilizzo di materiali sostenibili a bordo dei veicoli. Nello specifico, le bucce dei pomodori essiccate potrebbero diventare staffe di supporto dei cavi dell’impianto elettrico o piccoli vani portaoggetti. 
 
Gli scienziati stanno portando avanti la ricerca per stabilire quanto i sottoprodotti dei procedimenti industriali per il trattamento del cibo possano trovare applicazione nel mondo dell’auto. L'obiettivo è sviluppare un materiale resistente ma leggero, che abbia un impatto ambientale ridotto. 
 
La ricerca è stata portata avanti per individuare modalità innovative attraverso le quali riciclare bucce, gambi e semi delle 2 milioni di tonnellate di pomodori processate ogni anno per la produzione del ketchup. 
 
Circa due anni fa Ford ha iniziato a collaborare con diverse aziende per accelerare lo sviluppo di materie plastiche ricavate al 100% da fibre vegetali e utilizzabili, per esempio, per la creazione di tessuti o imballaggi con un’impronta ambientale ridotta rispetto a quelli a base petrolchimica. 
 
Negli anni recenti l'azienda ha incrementato l’utilizzo, a bordo dei propri veicoli, di materiali riciclati o ricavati da fonti sostenibili. Questi comprendono le fibre di cellulosa, utilizzate come rinforzo per le console degli abitacoli, il riso grezzo, utilizzato per la creazione di staffe in plastica, nonché le fibre di cocco, cotone e soia, utilizzate per realizzare tessuti.


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