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Alimentazione: no all’etichetta-semaforo sui cibi

Sanihelp.it – Nei mesi scorsi, la Gran Bretagna ha proposto l'introduzione di etichette alimentari che indicassero, con una sorta di semaforo, in rosso gli alimenti molto calorici, in giallo quelli da usare con moderazione e in verde quelli sicuri dal punto di vista nutrizionale. L'Unione Nazionale Consumatori esprime soddisfazione per lo stop dell'Unione europea all'etichettatura tramite semaforo dei prodotti alimentari.
 
«Dividere il cibo in buono o cattivo non è la soluzione giusta – dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell'associazione – Eccellenze italiane, come i formaggi, l'olio e i dolci, sarebbero stati ingiustamente puniti da questo sistema, in cui il parametro più importante per evitare il semaforo rosso era la quantità di calorie.


Il rischio, dunque, era che le aziende alimentari sviluppassero nuovi prodotti con meno grassi e zuccheri, aiutandosi con la chimica mediante vari additivi come addensanti, gelificanti, edulcoranti, antiossidanti.

Semplificare la vita dei consumatori con etichette chiare e leggibili è fondamentale  – conclude il Segretario generale – ma il traffic-light non èlo strumento più adatto: è piuttosto il caso di ricordare ai consumatori che non esistono alimenti giusti o sbagliati, ma la corretta alimentazione dipende dalla quantità di cibo, dalla varietà della dieta e dall'attività fisica».

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