Sanihelp.it – Un recente studio ha scoperto che dopo un periodo di astinenza dagli alcolici di circa due anni, i lobi frontali del cervello – il centro delle emozioni e della pianificazione – recuperano parte del loro peso perduto. Studi precedenti avevano dimostrato che questa area è altamente sensibile all’alcol e si deteriora molto facilmente con il suo uso.
«Questi risultati dimostrano la regressione delle anormalità strutturali rilevate nel cervello di astinenti e la persistenza invece di danni in altre regioni cerebrali», afferma l’autore della ricerca Dott. Dieter J. Meyerhoff, dell’Università della California a San Francisco. «Dobbiamo però ancora capire che cosa questo comporti alle funzioni cerebrali degli individui».
Gli scienziati utilizzando tecniche radiologiche(TAC e (Risonanza Magnetica) di studio del cervello hanno comparato i danni tessutali correlati all’abuso di sostanze alcoliche in 8 bevitori con quelle di un gruppo di 12 ex-alcolisti, in fase di recupero, che non bevevano da due anni.
Secondo i risultati dello studio, gli ex-alcolisti recuperavano un incremento nel volume di sostanza bianca, le fibre che connettono le cellule cerebrali, nei lobi frontali ma non in altre aree del cervello. Più lunga risultava l’astensione dall’uso di alcol, maggiore era il volume della crescita.
Negli astinenti si sono riscontrate anche meno cicatrizzazioni nella sostanza bianca nella maggior parte delle aree del cervello e un maggior volume medio di sostanza grigia, che contiene cellule nervose, in alcune parti dei lobi frontali.
Le scoperte suggeriscono che gli ex-alcolisti possono, almeno in parte, rimediare alle lesioni cerebrali causate da anni di intossicazioni alcolica se si astengono dal bere per un lungo periodo, afferma la Dott.ssa Edith V. Sullivan, professore di psichiatria associato alla Stanford University di Palo Alto, California. Queste scoperte, ha aggiunto, supportano i risultati di altre ricerche che dimostravano miglioramenti nelle funzioni mentali e motorie dopo lunghi periodi di astinenza.
«Messe assieme, queste conclusioni presentano dei dati ottimistici per il recupero degli alcolisti e dovrebbero infondere coraggio per una sobrietà prolungata», dice la Sullivan.
Tuttavia, ha aggiunto la dottoressa, sono necessari ulteriori studi che seguano passo a passo il percorso di disintossicazione fin dai primi giorni.