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La pillola protegge dai rischi di tumori alle ovaie

Sanihelp.it – La diminuzione di rischio di contrarre un tumore ovarico nelle donne che assumono la pillola contraccettiva è un dato riconfermato dallo studio eseguito dalla dott.ssa Joellen M. Schildkraut del Centro Medico della Duke University di Durham, North Carolina, e pubblicato sul numero di Gennaio del Journal of the National Cancer Institute.


Riesaminando i dati raccolti durante un ampio studio condotto negli Stati Uniti negli anni ‘80, gli studiosi hanno scoperto che le donne che usano contraccettivi orali, che contengono sia progestinici che estrogeni, avevano un minor rischio di ammalarsi di cancro alle ovaie rispetto a quelle che non utilizzavano queste sostanze.

Esisteva inoltre una relazione tra l’uso di pillole con i tassi più elevati di progestinici e il minor numero di casi di insorgenza di tumori. Il progestinico è una versione sintetica dell’ormone femminile progesterone.

Queste conclusioni sono in linea con nuove ricerche condotte alla Duke sui macachi; gli animali a cui era stato somministrato il progestinico mostravano una quota aumentata di morte delle cellule e successivo ricambio cellulare nel tessuto delle ovaie. Un’accelerazione di questo processo rende meno probabile che cellule anormali vengano spinte “al suicidio”, riducendo quindi i rischi di cancro.

Il team della Schildkraut ha riesaminato i dati di 390 donne colpite da cancro alle ovaie e di circa 3000 donne sane, tutte comprese tra un’età di 20 e 54 anni. La comparazione è stata effettuata tra le donne che avevano utilizzato la pillola anticoncezionale per almeno 3 mesi e quelle che non l’assumevano. Un’ulteriore comparazione era effettuata sulla base del contenuto di estrogeno e di progestinico nelle pillole utilizzate..

Esaminando i risultati, le donne che utilizzavano anticoncezionali a basso contenuto di ormoni avevano un rischio doppio di ammalarsi di tumore alle ovaie rispetto a quelle che usavano pillole ad alto dosaggio ormonale. In generale le donne che utilizzavano anticoncezionali orali erano molto meno soggette ad ammalarsi di tumore rispetto alle non utilizzatrici. Rischi minori erano anche evidenziati tra le donne che avevano fatto uso degli anticoncezionali anche solo per pochi mesi.

Nello studio non si sono prese in considerazione le nuove pillole a basso dosaggio ormonale ma studi preliminari suggeriscono che anche le nuove generazioni di pillole siano legate ad una diminuzione del rischio tumorale.


La causa del minor rischio di cancro alle ovaie con l’uso delle pillole contraccettive si ipotizzava essere il blocco dell’ovulazione; questo anche perché fattori fisiologici che riducono l’ovulazione, come la maternità e l’allattamento, sono ritenuti responsabili di una riduzione delle probabilità di ammalarsi di tumore.

Secondo i ricercatori, l’ovulazione non è l’unica ragione e anche se un incremento di ricambio cellulare nelle ovaie può aiutare a spiegare gli effetti della pillola, il meccanismo non è ancora completamente chiaro e altri agenti non ormonali potrebbero offrire gli stessi benefici del la progestinico.
La vitamina D, che si ritiene possa influire sulla divisione cellulare, è un potenziale agente anticancro che deve essere ancora preso in esame.

Le cause che provocano il cancro alle ovaie rimangono sconosciute mentre fattori di rischio noti sono l’età avanzata e la presenza in famiglia di parenti con la stessa malattia.

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