Sanihelp.it – Il contagio aviene solo attraverso un contatto stretto tra persone infette, non si parla di possibilità di contagio attraverso valige, bagagli, ecc..
Per
contatto stretto
si intende coabitazione, assistenza o contatto diretto con secrezioni respiratorie e fluidi corporei di una persona a cui è stata diagnosticata la Sars.
Per controllare la diffusione della sindrome il CDC (Center for diseases and prevention USA) consiglia agli operatori, parenti che sono entrati in contatto con casi conclamati di Sars e a tutta la cittadinaza le seguenti misure di sicurezza che vanno seguite per almeno 10-14 giorni dalla scomparsa dei sintomi respiratori e dalla febbre:
– I pazienti dovrebbero limitare le interazioni con altre persone, sospendere qualsiasi tipo di attività pubblica e rimanere in casa (sospendere il lavoro/scuola/relazioni con la comunità).
– Si consiglia per i parenti e gli operatori sanitari in contatto con pazienti Sars un lavaggio frequente delle mani utilizzando anche disinfettanti ad ampio spettro di azione.
– E’ raccomandato l’utilizzo della mascherina chirurgica (mascherine monouso N95) sia per il malato sia per chi l’accudisce.
– Nel trattamento e nell’assistenza di pazienti con Sars, dovrebbero essere usati guanti monouso, in ogni caso i guanti non sostituiscono i lavaggi delle mani. È necessario lavarsi le mani al momento delle rimozione dei guanti.
– Non scambiare posate, piatti, tovaglioli, federe, lenzuola e asciugamani con gli altri membri della famiglia.
– I membri sani della famiglia non devono limitare le loro attività esterne a meno che non sviluppino i sintomi respiratori o febbre.
– Fino a nuovo avviso si consiglia di posporre viaggi non indispensabile verso Cina, Toronto (Canada), Guangdong, Hong Kong, Shanxi, Taiwan (Cina), Singapore (Singapore) e Hanoi (Vietnam).
Fonte: Cdc