Sanihelp.it – Lo stress lavorativo/familiare/ambientale può incidere significativamente sulla qualità e la quantità del sonno.
Per poter riposare effettivamente durante il sonno, è necessario avere la mente sgombra da problemi e disporre di un ambiente tranquillo (ben insonorizzato), non eccessivamente caldo e con poca illuminazione.
Affinché sia corroborante e appagante, il sonno deve produrre un’armonica risposta del corpo e della mente; infatti ha grande importanza la fase REM, durante la quale il cervello si rilassa.
Non sono note molte patologie che sfavoriscano l’addormentamento, se non quelli cardiache o comunque cardiovascolari di una certa rilevanza. Dunque, i disturbi del sonno sono essenzialmente di tipo psichico (agitazione, ansia, tensione, per i più vari motivi).
Possono essere di grande aiuto farmaci blandamente sedativi (tutti con lo stesso principio attivo, pur se con formulazioni e nomi commerciali diversi), che potrà consigliare il farmacista.
Attenzione ai sovradosaggi e alla dipendenza: la stessa quantità di farmaco, dopo qualche mese, diviene insufficiente e si rende necessario un aggiustamento della dose. Ciò va evitato, meglio sospendere l’assunzione del farmaco per 15-20 giorni e riprenderlo poi alle dosi abituali.
In caso di refrattarietà all’addormentamento senza motivi validi, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicoterapeuta.