Sanihelp.it – È ormai noto che il sovrappeso è un fattore predisponente di malattie cardiometaboliche. Lo studio clinico RIO North America, pubblicato sul Journal of the American Medical Association, rivela che il farmaco rimonabant (20 mg una volta al dì) è in grado di ridurre la circonferenza vita (indicatore di adiposità intra-addominale e fattore di rischio per patologie cardiovascolari e diabete di tipo 2) e il peso corporeo, nonché di produrre miglioramenti di diversi fattori di rischio cardiometabolici, tra i quali colesterolo HDL (buono), trigliceridi e sensibilità all’insulina.
Il trial ha preso in esame il trattamento condotto per due anni su pazienti sovrappeso o obesi (Indice di Massa Corporea superiore a 30 kg/màÂಠo a 27 kg/màÂà²), molti dei quali presentavano un maggiore rischio di diabete e patologie cardiache a causa della presenza di obesità addominale, pressione arteriosa elevata o livelli lipidici anormali.
I risultati dimostrano anche che i pazienti hanno mantenuto la propria perdita di peso nel corso del secondo anno di terapia e hanno continuato a mostrare miglioramenti nell’ambito di più fattori di rischio cardiometabolici.
Rimonabant agisce regolando l’attività del sistema endocannabinoide, importante nella regolazione del peso corporeo, nel controllo dell’equilibrio energetico e nel metabolismo del glucosio e dei lipidi.