Sanihelp.it – Dopo Stati Uniti ed altri paesi europei, anche in Italia è stata ampliata l’indicazione terapeutica di anastrozolo a tutte le donne in postmenopausa con tumore al seno in stadio precoce con recettori ormonosensibili, dopo chirurgia.
Si tratta di un farmaco indicato nel trattamento adiuvante che appartiene alla classe degli inibitori dell’aromatasi. L’aromatasi è l’enzima responsabile nella donna in post-menopausa della produzione di estrogeni. Grazie a questa azione, anastrozolo è in grado di diminuire la quantità di estrogeni in circolo nell’organismo, bloccando la proliferazione delle cellule tumorali dotate di recettori ormonali.
Per arrivare alla definizione di queste azioni terapeutiche un ruolo importante lo ha avuto lo studio ATAC, una ricerca condotta su scala mondiale che ha dimostrato che nelle donne con tumore della mammella ormonosensibile, anastrozolo ha migliori qualità in confronto a tamoxifene (sino ad ora riconosciuto il farmaco più attivo in questo tipo di pazienti).
Si parla infatti di un aumento del 17% della sopravvivenza libera da malattia, un aumento del 26% del tempo alla ricomparsa della recidiva e una riduzione dell’insorgenza di tumori nell’altra mammella del 53%.