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Sorriso ok e sudore addio con la salvia

Salvia: storia, proprietà e usi

Sanihelp.it – La salvia (Salvia Officinalis), originaria dell’Europa meridionale, appartiene alla famiglia delle Labiate, che comprende circa 750 specie. Il nome deriva dal latino salus salvus, che significa sano, in buona salute, con riferimento alle sue riconosciute proprietà curative e medicamentose. Nel linguaggio dei fiori è considerata la pianta dell’immortalità.


Già i Galli la consideravano una pianta in grado di guarire tutte le malattie, tanto che i druidi la usavano contro febbre, tosse, paralisi ed epilessia. Le era anche attribuito il potere di resuscitare i morti ed entrava come ingrediente in numerosi incantesimi. I Romani la consideravano una pianta sacra e potevano raccoglierla soltanto pochi eletti, abbigliati in modo particolare e dopo aver compiuto dei sacrifici.

In effetti le sue proprietà sono davvero tante: stimolante generale (molto simile al rosmarino, per questo si utilizzano frequentemente insieme), digestiva, diuretica, calmante, disinfettante e antisettica. È particolarmente indicata per la cura di infezioni di bocca e gola (come stomatiti, gengiviti, afte, laringiti), e spesso viene impiegata come metodo naturale per la pulizia e lo sbiancamento dei denti. In origini tali proprietà disinfettanti le furono riconosciute per via della sua somiglianza con la nostra lingua (era la teoria delle segnature, inventata nel 1500, per cui la natura indica nell’aspetto di una pianta l’uso a cui è destinata).

Si dice che favorisca le mestruazioni, innalzi la pressione sanguigna e limiti la sudorazione. Per questo trova spesso applicazione negli antitraspiranti (deodoranti), nei prodotti per l’igiene orale e nei prodotti da bagno. È molto amata dalle api e il suo polline entra molto spesso nella composizione del miele.

Per le sue mille virtù si consiglia un frequente utilizzo culinario, in piatti cotti e crudi. O semplicemente per creare un originale sale da cucina aromatizzato: si sminuzza qualche foglia di salvia essiccata, si unisce al sale fino e si conserva in un barattolo di vetro: il sale così aromatizzato può essere usato per condire carni o pasta al burro.

Ma cucina a parte, si può sfruttare questa prodigiosa pianta per curare piccoli e grandi disturbi fisici e per apparire più belli. Ecco per esempio la ricetta per un suffumigio ideale in caso di naso chiuso: respira i vapori di una pentola in cui all’acqua bollente avrai aggiunto salvia o fiori di camomilla per decongestionare le mucose nasali. I vapori vanno respirati per 5-10 minuti: basta avvicinare il capo (coperto da un asciugamano in modo da non disperdere il vapore) a circa 20 cm dal recipiente, per due massimo tre volte al giorno.

E per finire, qualche curiosità. Lo sapevi che regalare salvia nel linguaggio dei fiori ha un significato particolare? Donare una piantina di salvia azzurra significa dire: Apprezzo le tue qualità. E poi, pensa che la salvia era così apprezzata nel 1600 un cesto di foglie di salvia veniva scambiato dai mercanti olandesi con tre cesti di tè…


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