Sanihelp.it – Sono pigri, mangiano male e preferiscono il computer alla tv: è questa la fotografia dei bimbi italiani tra i 6 e i 12 anni che emerge della ricerca svolta dalla Swg per il Moige, Movimento Italiano Genitori, dal titolo: Le abitudini alimentari e motorie dei bambini, svolta su 5 mila famiglia italiane. Il rapporto è stato presentato in occasione della partenza del progetto educativo Giochi di sempre ,che andrà nelle scuole per diffondere consigli di buona salute e alimentazione utilizzando la chiave dello spettacolo teatrale.
Ciò che più emerge dei bambini nostrani è la loro sedentarietà: il 15% non pratica alcuno sport o solo per un’ora a settimana; tolte le attività sportive fanno appena 45 minuti al giorno di movimento. La maggioranza dei bambini trascorre il pomeriggio in casa, seduto, tra compiti (poco meno di 2 ore), tv (un’ora e 36 minuti), computer (un’ora e 5 minuti) e videogiochi (55 minuti). Cresce l’uso del pc: 8 bambini su 10 lo utilizzano quotidianamente e il 25% lo fa per almeno due ore.
Durante questi pomeriggi sedentari i ragazzi spizzicano: mediamente il 23% mangia al di fuori dei 5 pasti consigliati e il 15% combina almeno 4 diverse tipologie di alimenti tra dolci e salati. Un altro errore, spesso ereditato dai grandi, è nella colazione: 8 bimbi su 100 non la fanno per niente e una fetta considerevole non la fa in maniera corretta (un alimento solido come cereali o biscotti e uno liquido come il latte).
«Se i bimbi sono sempre più sedentari non è solo colpa loro», dice Maria Rita Munizzi, presidente del Moige, «ma devono fare i conti con la mancanza di spazi e di coetanei. Sono sempre più figli unici in un Paese che invecchia. E poi i bambini ci somigliano sempre più e noi genitori dobbiamo dare il buon esempio nell’alimentazione e nello stile di vita. Ma dalla ricerca emerge anche un dato interessante: i bimbi di oggi sono collaborativi, oltre 9 su 10 aiutano nelle faccende domestiche, addirittura qualcuno cucina».
La ricerca evidenzia anche che la dieta dei bimbi è troppo monotona: frutta e verdure preferite dalle femmine; carne, pesce e soprattutto dolci dai maschi. Come i loro genitori non pranzano a casa; molti lo fanno a scuola (28%), alcuni dai nonni (9%).
L’obesità colpisce anche i giovanissimi: 4 bambini e altrettanti adolescenti su 100 sono obesi (Istat). E in sovrappeso sono 26,9% dei maschi e il 21,2% delle femmine. Ed è la fascia di età fra 6 e 9 anni quella che vede l’ago della bilancia salire di più: sono in eccesso di peso 33,6% dei maschi ma le femmine passano in testa: 34,6%.
E per diffondere una cultura della buona alimentazione in età giovane AIDI, Associazione Industrie Dolciarie Italiane, che fa parte di Federalimentare, annuncia l’impegno delle aziende produttrici a non rendere disponibili i prodotti dolciari nei distributori automatici delle scuole elementari e medie inferiori. Così i genitori potranno controllare cosa mangiano i propri figli anche a scuola.
Infine, il ruolo dei pediatri è fondamentale nella prevenzione dell’obesità e del sovrappeso: per questo va ricordato ai genitori che anche dopo i 5 anni d’età è importante portare i figli dal pediatra almeno due volte l’anno per controllare il rapporto altezza-peso.