Sanihelp.it – Reperire le zecche sul corpo di cani e gatti è di solito semplice: accarezzandoli si percepiscono piccoli rilievi cutanei duri e tondeggianti che a una attenta osservazione, magari con l’ausilio di una lente di ingrandimento, risultano dotati di zampe.
Le zecche possono causare disturbi di vario genere, dall’anemia grave a fenomeni edematosi e pruriginosi nei punti d’inoculo. La conseguenza più grave riguarda l’inoculazione e la trasmissione di molteplici microrganismi responsabili di gravi malattie.
Per il cane, il rischio malattie riguarda:
–la piroplasmosi o babesiosi: si manifesta con febbre, apatia, dolori diffusi, emolisi e urine di colore marrone scuro (color caffè o cola), e non è sempre facilmente curabile
–l’ehrlichiosi: affezione subdola che nei casi acuti provoca febbre, anemia, emorragie (soprattutto dal naso) e malessere generale
–l’epatozoonosi: malattia capace di determinare zoppie, dolori muscolari, uveite e un progressivo peggioramento delle condizioni generali di salute.
Nel gatto può comparire l’emobartonellosi, malattia responsabile di anemia e danni al fegato.
Ma anche l’uomo può essere contagiato e sviluppare malattie gravi.