Sanihelp.it – FERROVIE E AEREI
Cosa va: per i treni, se il disabile deve viaggiare solo, esiste un numero verde a cui può rivolgersi per usufruire di un servizio di accompagnamento dalla stazione o dall’aeroporto fino al vagone: questo serve per identificare correttamente il numero del posto prenotato e (nel caso del treno) scendere alla fermata esatta. Alla destinazione un accompagnatore provvederà a indirizzare il disabile verso la fermata dei taxi o dei mezzi pubblici. Lo stesso servizio è reso disponibile da alcune compagnie aeree.
Cosa non va: non in tutte le tipologie di treno e non sempre l’altoparlante aggiorna sulle fermate che si stanno effettuando durante il viaggio, rendendo impossibile a un non-vedente che viaggia da solo riconoscere il momento in cui scendere dal treno.
Sui marciapiedi che limitano i binari di una stazione ferroviaria, a 30 cm dalla massicciata, dovrebbe sempre esserci una fascia con apposito materiale che avverte del pericolo.
MEZZI PUBBLICI
Cosa va: per gli ipovedenti, è risultato molto utile sia il posizionamento di un aggiuntivo segnalatore di linea visivo, posto lateralmente alla porta di salita ad altezza viso, sia l’adattamento della scritta frontale (quella sopra il posto di guida), larga quanto il veicolo, sia la scelta cromatica (giallo evidenziata su lavagna nera). Quest’ultima scelta è frutto di una ricerca fatta dall’Azienda Trasporti di Torino (Atm) ed è ancora del tutto sperimentale. Inoltre, appositi sistemi di informatica e satellitari dirigono le informazioni sul traffico dei mezzi pubblici; oppure attraverso il sistema a raggi infrarossi, è possibile avere, se si è sulla banchina d’attesa, l’annuncio della linea del mezzo in arrivo e il capolinea di destinazione: questo avviene grazie agli altoparlanti posti sopra le porte dei mezzi pubblici. All’interno, l’annuncio di prossima fermata dà l’esatta indicazione topografica. È da considerare come queste informazioni, oltre ad aiutare i disabili della vista, aiutino anche le persone normovedenti che non conoscono la città o che si trovano in difficoltà per condizioni atmosferiche particolari. Alcune iniziative invitano ad essere speranzosi nell’utilizzo della telefonia mobile anche per le informazioni per e sui mezzi di trasporto collettivo attraverso schede GSM in grado sia di inviare testi in forma vocale (anziché scritta), sia di tradurre un SMS ricevuto in un messaggio voce. Il servizio vocale non ha alcun costo aggiuntivo. Attualmente, solo la compagnia TIM offre questo servizio e in modo ancora limitato. L’utente avrà una speciale carta Tim e per ascoltare questi messaggi basterà comporre il numero 49600.
Cosa non va: alle fermate di bus e tram non c’è annuncio vocale del tipo di mezzo in arrivo (numero, linea, destinazione): come può un cieco riconoscere il veicolo giusto da prendere? Stesso discorso per le fermate.
TECNOLOGIA E INFORMAZIONE
Cosa va: esiste un software da scaricare per la sintesi vocale del pc e del telefonino (screen reader). Così è possibile tramutare in file audio testi di ogni tipo, sms, e-mail, rubriche telefoniche.
Cosa non va: questo sistema non è applicabile alla stampa e alle novità editoriali, in quanto troppo lento e non al passo con l’editoria. Inoltre tali software sono tutti a pagamento e a prezzi decisamente elevati.